Al Prefetto
Di Reggio Calabria
PEC: protocollo.prefrc@pec.interno.it

Al Signor Sindaco della
Città Metropolitana
Di Reggio Calabria
c.a. Consigliere Delegato Dott. Marino
PEC: protocollo@pec.cittametropolitana.rc.it

Al Signor Dirigente dell’U.O.A. di
Protezione Civile Regionale
Catanzaro
e.p.c. Ing. Morabito
PEC: protcivile.presidenza@pec.regione.calabria.it

Al Signor Segretario Generale
dell’Autorità di Bacino Distrettuale
dell’Appenino Meridionale
Catanzaro
e.p.c. Geol. Mollica
PEC: autoritadibacino@ pec.regione.calabria.it

Alla Regione Calabria
Settore n° 7 – Interventi Difesa del Suolo
Catanzaro
C.a. Dirigente Avv. Maria Rosa Nasso
Pec: dipartimento.lavoripubblici@pec.regione.calabria.it
Email: mariarosa.nasso@regione.calabria.it

Agli Organi di Stampa
LORO SEDI

Oggetto: Strada provinciale SP1 . Considerazioni.
La presente, ennesima missiva, per sottolineare, ancora una volta, la rabbia, lo sgomento, l’incredulità di fronte al costante lassismo che, in primis, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e, non di meno, gli organi politici e tecnici della Regione Calabria, hanno dimostrato e continuano a dimostrare, giorno dopo giorno, in ordine al gravoso problema della viabilità della strada provinciale S.P.1 che collega Locri con Gerace e con Gioia Tauro. E’ ormai noto a tutti che, ormai da più di due anni, la viabilità lungo l’arteria provinciale in questione è alquanto
precaria. In condizioni alquanto critiche versa anche la possibile alternativa di collegamento a Gerace, la Strada provinciale SP 282, soggetta a continui avvallamenti e smottamenti e, sulla quale, da oggi, è stato deviato il traffico dei mezzi pesanti (sic). Si è assistito, durante questo lasso di tempo, ad incontri, tavoli tecnici sia presso la prefettura di Reggio Calabria sia presso la Cittadella
Regionale, dove la parola d’ordine era quello di lasciare agli altri il cerino acceso. Ed anche di fronte all’evidenza più sfrontata di chi fossero le responsabilità, i vari organi istituzionali e tecnici hanno fatto spallucce, trincerandosi dietro l’affermazione magica: “non abbiamo fondi”. A nulla sono valse le segnalazioni, quotidiane, da parte degli uffici preposti del Comune di Gerace, gli esposti alla Procura della Repubblica, il diretto interessamento del Prefetto di Reggio Calabria (unico soggetto istituzionale ad aver dimostrato vivo interesse per la vicenda), le manifestazioni di protesta da parte della cittadinanza geracese,come quella effettuata in occasione della visita del Capo dello stato On. Mattarella a Locri, allorquando decidemmo di manifestare lungo la Strada Provinciale lo stato di completo immobilismo degli organi preposti per questa vicenda, disertando, volutamente e provocatoriamente, il nostro omaggio al Presidente della Repubblica. Gerace è ormai isolata. La città delle cento chiese, la Città grazie alla quale la Regione Calabria e la nostra provincia si gloriano in ogni occasione come emblema di bellezza e di cultura dell’intero territorio regionale, viene letteralmente deturpata dall’insipienza e dal menefreghismo politico ed istituzionale. Poco importa se per la Strada Provinciale Sp1 si stia assistendo allo stesso disinteresse, da parte di chi dovrebbe attuare soluzioni, perpetrato per il Ponte sul Fiume Allaro a Caulonia, oppure per le numerose strade che collegano la costa ionica con i comuni interni, ormai divenute impercorribili e vessillo della sconfitta della politica calabrese e reggina. Dallo Zomaro fino a Locri, la nostra Strada Provinciale è ormai sinonimo di passività e di indolenza dei burocrati, di
inerzia e di insensibilità da parte della rappresentanza politica. Con l’aggiunta che la causa dei continui smottamenti, dell’intransitabilità della strada in questione è dovuta alla totale mancanza di manutenzione ordinaria. Le cunette, ormai , sono diventate ricettacolo di rifiuti e di materiale vario, dove cresce, rigogliosa, l’erba infestante ed i rovi. Patetico diventa anche assistere al
disboscamento, che, forse una volta ogni anno, viene effettuato da qualche ditta incaricata, la quale, a malapena, taglia le cime dei rovi, aggravando notevolmente il già difficoltoso deflusso delle acque piovane in occasione di qualche momentaneo acquazzone. E’ stato triste, in questi giorni, assistere a qualche volenteroso cittadino Geracese, animato da passione civica e senso di
responsabilità, intento a pulire qualche piccolo tratto di cunetta lungo il terreno di sua proprietà. In un’epoca in cui ogni regola, ogni dovere civico, ogni responsabilità viene meno, in una fase storica come la nostra, dove anche eventuali reati perpetrati da pubblici amministratori sono giudicati come azioni tese a garantire opere e progetti umanitari, non penso che il sottoscritto, allorquando inviterà i propri concittadini alla disubbidienza civile, possa essere accusato di delitto contro la Repubblica o, peggio, oggetto d’indagine giudiziaria. Certamente andrò a chiedere
ai geracesi di sottrarsi dall’obbligo di pagare la tassa di circolazione auto, oppure altri gravami e balzelli regionali o provinciali, affinchè venga destinato un fondo dedicato per gli interventi di manutenzione per salvare quel che resta di una strada simbolo dell’inettitudine umana.
Dalla Residenza Municipale, 18 ottobre 2018
Dott. Giuseppe Pezzimenti, Sindaco