Riceviamo e pubblichiamo:
Negli ultimi anni l’areale olivicolo calabrese della Locride è stato interessato da una contrazione significativa delle produzioni olivicole delle varietà locali dovuta ad alcune criticità del comparto produttivo. L’obiettivo del Piano Gestionale Olivicolo Locride, indicato P.G.O.L., presentato sabato scorso a Gerace nella Sala del Consiglio Comunale su iniziativa dell’associazione Nova Agorà, è stato quello di dare principalmente un irrobustimento alle aziende olivicole locali in termini di produzione e redditività attraverso una preliminare comprensione dei fenomeni che avvengono sul territorio, una conseguente ottimizzazione e razionalizzazione dei costi aziendali e, al tempo stesso, una promozione dell’olivicoltura come parte integrata e fondamentale dell’ambiente rurale. Durante il convegno è emerso che alcune cause di criticità del comparto sarebbero da individuare verosimilmente nelle tecniche di lavorazione del suolo spesso poco sostenibili, nelle tecniche di potatura non sempre consone e nell’adozione di protocolli di difesa fitosanitaria in molti casi assenti o poco efficaci anche alla luce degli effetti sull’ambiente derivati dai cambiamenti climatici. L’incontro, che ha registrato la presenza di autorevoli esperti del settore, è stato fortemente voluto da tutti i componenti del gruppo “Nova Agorà” ed in particolare dai tre soci Giuseppe Fragomeni, Anselmo Scaramuzzino e Carmelo Femia e dal presidente Domenico Minniti. Lo stesso è stato patrocinato dal Comune di Gerace guidato dal Sindaco Giuseppe Pezzimenti. E così, l’associazione Nova Agorà, dopo aver provveduto a presentare nei mesi scorsi a Gerace il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria con le opportunità legate al successivo finanziamento derivante dalla domanda al bando, ha organizzato anche questo nuovo incontro di settore che nelle sue dinamiche ha voluto rivolgere particolare attenzione all’innovazione e alla ricerca, alla salvaguardia dell’ambiente e del clima, al presidio dei territori, alla prevenzione del rischio idrogeologico, al mantenimento e miglioramento della biodiversità, alle aree interne e svantaggiate, ad una nuova politica della montagna volta a valorizzare un patrimonio che costituisce circa l’80% del territorio calabrese. Alla Conferenza ha presenziato il Vicesindaco di Gerace Salvatore Galluzzo che si è complimentato per la lodevole iniziativa augurandosi una piena riuscita del P.G.O.L. ed un inizio verso cooperazioni in settore strategico per l’economia locale che offre anche importanti opportunità in termini economici ed occupazionali. Sono quindi seguiti gli interventi di Carmelo Femia (assessore comunale di Gerace), Domenico Minniti (presidente di Nova Agorà), Domenico Giuseppe Zimbalatti (preside della facoltà di agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria), Giuseppe Fragomeni (presidente Pro.M.O.Ter) che nel suo intervento ha evidenziato che al P.G.O.L. hanno aderito oltre 40 aziende locali che con i loro terreni coprono una superficie di circa 600 ettari di uliveti, Sergio Tralongo (direttore del Parco Nazionale d’Aspromonte) che ha dichiarato che un’iniziativa del genere è alla base dello sviluppo di un territorio che desidera emanciparsi in agricoltura. Hanno preso la parola, tra gli altri, apportando il loro prezioso contributo anche l’imprenditore agricolo Francesco Riccio, il presidente dell’osservatorio per il diritto alla vita e l’ambiente Arturo Rocca e il Sindaco di Bianco Aldo Canturi. Le conclusioni sono toccate al presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte Giuseppe Bombino che ha annunciato “di voler sostenere concretamente questa iniziativa dichiarandosi entusiasta per l’idea e la progettualità”. Ha coordinato i lavori il giornalista Mimmo Vita, dirigente del settore ufficio stampa, comunicazione, Europe Direct di Veneto Agricoltura, conosciuto anche per aver curato e condotto numerosi programmi radiofonici e televisivi sulle reti Rai. L’aspetto culturale divulgativo, è stato detto nel corso del convegno, “riveste anche il carattere di ricerca e formazione e visto il particolare stato di arretratezza della zona ed è necessario uno studio approfondito per adattare le tecniche e le attrezzature avanzate al nostro contesto”. Per il presidente di Nova Agorà, Domenico Minniti, l’idea progettuale del P.G.O.L., della durata triennale, prevede l’applicazione di un protocollo tecnico-agronomico nel quale sono indicati gli interventi colturali ritenuti idonei per contenere e contrastare le criticità evidenziate nel comparto produttivo olivicolo. “Il P.G.O.L. – ha detto Minniti- è un traguardo importante e tangibile del percorso iniziato quasi 6 anni fa. Aver riunito a Gerace così tante aziende e singoli olivicoltori per raggiungere insieme degli obiettivi importanti per il comparto della zona ci inorgoglisce e siamo pienamente consapevoli che il percorso descritto ci fa anche carico di notevoli responsabilità”. “ Con il PGOL vogliamo porre maggiore attenzione all’innovazione, alla tecnologia, alla ricerca e formazione con particolare interesse verso la divulgazione e l’analisi scientifica e dare quindi una sterzata al settore ed ad un territorio sofferente per la disoccupazione e l’emigrazione. Energie alternative, raccolta differenziata, riciclaggio eco-sostenibile ed un miglior utilizzo delle risorse presenti in natura insieme all’auto-imprenditorialità possono rilanciare il territorio e frenare lo spopolamento”. “Questi piani- ha concluso Minniti- hanno bisogno di un solo sostantivo per riuscire bene nella loro missione: la formazione!”
u.s.comune