Riceviamo e pubblichiamo:
In vista dell’incontro-dibattito dal titolo “L’Olivicoltura della Locride: problematiche e prospettive” organizzato dal gruppo “Nova Agorà” che si svolgerà sabato 3 dicembre, alle ore 17,00 , nella Chiesa Monumentale di San Francesco di Gerace, l’assessore Carmelo Femia comunica i motivi che lo hanno indotto, assieme a tutto il suo gruppo di lavoro, ad organizzare questa importante evento di settore che registrerà la presenza di alcuni autorevoli relatori tra i quali il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, Prof. Giuseppe Bombino, il direttore del Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Prof. Giuseppe Zimbalatti, l’Amministratore di Agrifoodnet, Prof. Marco Poiana, l’Entomologo, Prof. Vincenzo Palmeri e gli Agronomi, Dott. Carlo Gambino e Dott. Giacomo Zappia nonché quella di altri importanti rappresentanti di organizzazioni di categoria, professionisti e cittadini. “L’olivicoltura è fondamentale per l’economia e lo sviluppo del nostro territorio – dichiara l’assessore Femia- e questo incontro, sia nelle nostre intenzioni che di quelle dell’Amministrazione Pezzimenti, vorrà essere un utile strumento per cercare di migliorare il settore dell’olivicoltura (così diffuso nella nostra area e particolarmente a Gerace) e per cercare di mettere a conoscenza degli addetti ai lavori le nuove tecnologie che possono facilitare e ottimizzare il loro lavoro. Un settore, come quello olivicolo, che si sta evolvendo continuamente e che dovrà necessariamente allinearsi con le nuove metodiche tecnologiche che vengono create e messe continuamente al servizio degli imprenditori agricoli, per cercare di garantire la produzione di olio extravergine di alta qualità e comprovata genuinità, come ad esempio, quello che si ottiene dalla cultivar “grossa di Gerace”. Nel corso dell’incontro di sabato prossimo si discuterà anche delle problematiche relative alla presenza dei parassiti e della siccità che hanno inevitabilmente compromesso l’ultima stagione olivicola e ridotto abbondantemente le produzioni di extravergine con le inevitabili ricadute sul prezzo finale e la conseguente crisi delle aziende di settore. “Cercheremo così di comunicare ai presenti – conclude Femia- che fare prevenzione nell’olivicoltura risulta di fondamentale importanza per cercare anche di ottimizzare i costi di lavorazione e della raccolta delle olive nonché relativamente alla necessità di proteggere le piante dal punto di vita fitosanitario. Tratteremo, infine, l’argomento relativo alla tracciabilità del prodotto, al fine di garantire al 100% l’autenticità dello stesso, evitando contraffazioni e tutelando così le nostre produzioni”.