L’intensità di Rosalba Santoro, l’eleganza di Barbara Buonaiuto e la vitalità di Manuela Romeo, ecco la formula per la magia dell’incontro tra tre voci femminili, espressione di un Sud passionale, raffinato ed energico, al centro dello spettacolo itinerante “Intraterrae” che unisce, nel segno della musica, Puglia, Campania e Calabria. Concepito per la prima edizione del Bergamotto Film Festival, promosso dalla fondazione Giuseppe Marino, Intraterrae ha esordito ieri in piazza della Repubblica a Gerace in occasione della prima delle tre tappe previste nel ricco programma del festival. Il viaggio continuerà stasera in piazza Carmelo Mangeruca a Gambarie e si concluderà domani in piazza Giacomo Matteotti a Bagnara Calabra.
Un incontro impreziosito dalla ricchezza delle lingue dialettali e dall’accompagnamento musicale di Paolo del Vecchio alla chitarra e al mandolino, Luca Urciuolo al pianoforte e alla fisarmonica, Sasà Pelosi al basso acustico, Ivan Lacagnina alle percussioni e Giorgio Mellone al violoncello. Ad arricchire il concerto anche le interazioni filmografiche nate dagli scatti di Gianfranco Ferraro e dalla regia di Michele Pesce.
Dopo i saluti dell’assessore comunale di Gerace, Carmelo Femia, il viaggio pregno di suggestioni è iniziato sulle note del brano “Terra ca nun senti” della cantastorie siciliana Rosa Balistreri, affidato alla voce intensa e profonda della cantante pugliese Rosalba Santoro che poi ha voluto rendere omaggio alla sua terra di origine attraverso l’interpretazione originale di brani dei compositori Matteo Salvatore e Uccio Aloisi, tra i quali “La via d’ la Funtanella”.
La Campania è stata narrata dalla voce elegante e calda di Barbara Buonaiuto, interprete straordinaria della migliore tradizione napoletana come di brani inediti. Dal suo disco in uscita ha tratto per il pubblico di Gerace alcun brani, tra cui “Stella nera” e“‘O scuro”, e ha infine omaggiato la sua terra di origine con la vibrante “Lacreme napulitane”.
La Calabria, che sta ospitando il Bergamotto Art Festival, ha rappresentato l’ultima tappa di questo viaggio musicale che la cantante reggina Manuela Romeo ha scandito, con la sua voce energica e coinvolgente, attraverso le interpretazioni originali di “Quelli eran giorni” (brano che presto inciderà in un disco) e, dal repertorio calabrese, di “Durma lu mare”, poesia in dialetto cosentino, scritta da monaco Sergio Padula e musicata dal maestro Salvatore Familiari. e della melodica “Sei Ottavi” dell’indimenticato cantautore calabrese Rino Gaetano al quale sarà reso omaggio a Reggio Calabria, sempre nell’ambito del Bergamotto Art Festival, sabato 1 settembre con il concerto “Ad esempio a me piace il Sud. Calabria per Rino” all’arena dello Stretto Ciccio Franco.
Le tre straordinarie interpreti del Sud, infine sul palco insieme per intonare “Vulesse addeventare nu brigante”, canzone di lotta e impegno per riscattare un Meridione a lungo emarginato e bistrattato ed invece popolato da sognatrici e sognatori coraggiosi.
I suoni e le visioni di Intraterrae proseguiranno stasera a Gambarie e domani a Bagnara.
Nel week end a Reggio Calabria, poi, Bergamotto Art Festival promuoverà un ricco programma con il ciclo dedicato alla Letteratura al Museo alle ore 18, con le partecipazioni straordinarie di Michele Placido e Peppe Barra, le incursioni di street art sul lungomare Falcomatà e con gli spettacoli serali “Cabaret Fabbrica C”, “Ad esempio a me piace il Sud. Calabria per Rino”, con la conduzione di Carlo Massarini, e “Dove il mare ascolta Reggio Electro Night”, all’arena dello Stretto Ciccio Franco di Reggio Calabria.
Ancora visitabile fino a domenica 2 settembre la mostra “Paisi” del fotografo vibonese Gianfranco Ferraro, curata da Sandro Iovine e allestita per la prima volta a Reggio Calabria nella Galleria di palazzo San Giorgio. Essa sarà arricchita dalle musiche originali di Paolo Del Vecchio in sottofondo e dalle suggestioni olfattive delle piante di agrumi, rosmarino, salvia, ulivo.
Lr