COMUNICATO STAMPA

 

A S.E.Rev.ma Mons. Francesco Oliva

Vescovo di Locri-Gerace

Ecc. Rev.ma,

il prossimo 20 luglio ricorre il decimo anniversario della Sua Ordinazione Episcopale avvenuta, per Sua scelta, nella nostra millenaria Cattedrale di Gerace, per imposizione delle mani da parte dell’allora Segretario Generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, e del già Ordinario diocesano Mons. Giancarlo Maria Bregantini. Appena 4 anni dopo, era l’8 settembre 2018, il nostro antico tempio, testimone della Sua Ordinazione  passata alla storia perché non se ne registrava una dal  21 settembre 1913, veniva elevato a Basilica Minore grazie al Suo convinto ed incisivo operato. Quel pomeriggio del 20 luglio 2014 ho avuto l’onore ed il privilegio, dopo averLa salutata la sera prima a Locri insieme con l’allora Sindaco di quella Città consorella Giovanni Calabrese, di accoglierLa ufficialmente  a Gerace nella qualità di Sindaco della “Città dei Vescovi”, o “Città Santa”; carica da me ricoperta dal  17 maggio 2011 al 6 giugno 2016.

Quale ex primo cittadino desidero pertanto formularLe gli auguri per l’imminente anniversario della Sua Ordinazione Episcopale nonché il sentito grazie e la profonda riconoscenza per la Sua preziosa missione fin qui svolta. Sentimenti, del resto, che il Consiglio Comunale allora da me presieduto, anticipò il 20 luglio 2015- un anno dopo il Suo ingresso in Diocesi- conferendole la “Cittadinanza onoraria”  di Gerace per quanto già avvenuto (20 luglio 2014 la Sua Ordinazione a Gerace, il Suo impegno e la spinta conclusiva perché ritornasse a Gerace l’Arazzo fiammingo di Jan Leyniers) e quasi profetizzando ciò che sarebbe avvenuto in un futuro non troppo lontano (11 ottobre 2015, inaugurazione del Museo diocesano nella “Cittadella vescovile” di Gerace;  estate 2016 nascita del Progetto “Arte e Fede” da Lei voluto grazie ad una felice idea del Direttore, Maestro restauratore Giuseppe Mantella- oggi cittadino onorario geracese; 8 settembre 2018:  la Cattedrale “S. Maria Assunta” viene elevata a Basilica).

Ricordo ancora quando Lei, il 5 maggio 2014, da Vescovo eletto, indirizzò all’Amministratore diocesano del tempo, il compianto Mons. Cornelio Femia, ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai fedeli laici della Diocesi il Suo primo messaggio  col quale manifestava “attenzione per gli ultimi e per le fasce deboli, rivolgeva un pensiero ai giovani, a chi non ha un lavoro, agli immigrati in cerca d’una vita migliore, a chi subisce le vessazioni dei disonesti” dimostrando, così, quale sarebbe stato il nuovo corso della vita diocesana sull’esempio di Papa Francesco. Successivamente annunciò- sempre per il tramite dell’Amministratore Diocesano, la Sua decisione di essere ordinato vescovo nella millenaria Cattedrale di Gerace il 20 luglio 2014, appunto, ai piedi di quell’altare  consacrato nel 1995 e che oggi costituisce un unicum nella storia della Chiesa dopo il grande scandalo dello scisma: un segno di concreta Unità tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente  “affinchè siano una cosa sola”.

Oggi, a distanza di 10 anni dalla Sua Ordinazione, posso confermare, credo possiamo tutti confermare, che i suoi propositi contenuti in quel messaggio del 5 maggio 2014 sono stati ampiamente rispettati, sono divenuti progetti, si sono trasformati in realtà o continuano ad essere  fari illuminanti sulla via del meritato riscatto di questa nostra terra.

Ne sono una prova le Sue lotte per una Sanità migliore, per l’Ospedale, per la viabilità, per i servizi, per l’occupazione, per la Scuola, per la legalità, in favore degli ultimi, dei minori.

Il Suo impegno per il rispetto della dignità dei migranti, di chi ha perso il lavoro o non lo ha mai avuto, contro le discriminazioni di genere, per la rinascita della Diocesi intera (PNRR, Caritas, Informazione, Progetti per il reinserimento sociale dei detenuti, incoraggiamento a cooperare).

Come non condividere e fare proprio il Suo appello recentemente lanciato (Elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno scorsi) agli elettori, ai candidati ed ai politici in genere perché- ognuno per il proprio ruolo- riscopra il vero significato dell’impegno pubblico, del mandato popolare, senza tirarsi indietro, divenendo artefice e protagonista del proprio futuro che, diversamente, verrebbe gestito dalle forze dell’illegalità.

Mie valutazioni personali che Le manifesto, Ecc. Rev.ma, anche grazie all’esperienza sin qui acquisita quale ex Sindaco di Gerace (oggi Capogruppo consiliare di Maggioranza) nonché quale attuale Presidente regionale di Federsanità Anci Calabria e quale Rappresentante del Comitato delle Regioni a Bruxelles. Ruolo, quest’ultimo, in virtu’ del quale sono stato anche relatore e firmatario di pareri in materia di migrazioni legali.

Non posso infine non plaudire al recentissimo  ed atteso traguardo raggiunto, grazie al Suo prezioso intervento, dal Santuario Nostra Signora dello Scoglio  (Santa Domenica di Placanica) col riconoscimento- da parte del Dicastero Dottrina della Fede- approvato dal Santo Padre, della “presenza dell’azione dello Spirito Santo in mezzo a quest’esperienza spirituale di ispirazione mariana”. Come dire: dopo Lourdes e Fàtima…Santa Domenica di Placanica!

Mi congedo da Lei rinnovandoLe gli auguri per il decimo anniversario della Sua Ordinazione Episcopale e riproponendoLe, testualmente, la conclusione del messaggio che ho avuto l’onore di presentarLe- da Sindaco- quello storico 15 agosto 2014, Festività dell’Assunta, nella Cattedrale di Gerace che, sottolineai allora, era “degna di essere elevata a Basilica”; ed oggi lo è; grazie a Lei.

(Gerace, 15 agosto 2014): “Le assicuriamo le nostre preghiere perché il Suo Episcopato, voluto dallo Spirito Santo, sia il più proficuo possibile. L’affidiamo alla protezione di Maria Santissima Immacolata, protettrice e patrona di Gerace e Regina della Diocesi, degli altri Santi Patroni (Sant’Antonio del Castello, Santa Veneranda e S. Jeiunio) e dell’amato ed indimenticato vescovo, mons. Giovanni Battista Chiappe, per il quale è stata avviata la causa di beatificazione che sicuramente seguirà durante il Suo Ministero…”. Auguri, Mons. Oliva

Gerace, 18 luglio 2024                                   Giuseppe Varacalli