COMUNICATO STAMPA

L’ospedale di Gerace fa parte del Piano per finanziare, attraverso le risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza, gli ospedali di comunità, le case della comunità e le centrali operative territoriali, per come trasmesso dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

A tal proposito il sindaco della città di Gerace Giuseppe Pezzimenti dichiara: «Siamo pienamente soddisfatti dell’inserimento della struttura di via Largo Piana nel Piano nel piano di interventi destinato, nel nostro caso, a realizzare un “Ospedale di Comunità”, per il quale si prevede uno stanziamento di risorse pari a 2 milioni e 600 mila euro».

Si tratta di una importante svolta per la struttura geracese che da anni è in attesa di un uso adeguato: «Nel corso degli anni per la struttura di via Largo Piana ci siamo impegnati in prima persona per renderla operativa, tanto che – ha sottolineato il sindaco Pezzimenti – come si ricorderà, abbiamo anche chiesto la restituzione della struttura per poterla rendere fruibile e funzionale per gli interessi dei nostri Cittadini e per accrescere la disponibilità di servizi per il territorio della Locride. L’immobile si può e si deve recuperare per utilizzarlo in favore di prestazioni socio-assistenziali orientati al servizio della cittadinanza».

Il sindaco Pezzimenti ricorda che nel corso degli anni i vari passaggi storico-burocratici che a distanza di 25 anni dall’avvenuta consegna dell’immobile stesso all’Azienda Sanitaria non hanno consentito di attivare rendere funzionale la struttura: «Ciò nondimeno – rileva il primo cittadino – sia con la precedente che con l’attuale Giunta e in piena sintonia con la maggioranza consiliare geracese, ci siamo adoperati a richiedere un intervento risolutivo sia alla compianta Jole Santelli sia all’attuale presidenza della Regione Calabria, che ad oggi, anche attraverso l’apposita commissione territoriale locale, dove è intervenuto il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, al quale vanno i nostri ringraziamenti per il sostegno che ci ha accordato, ha inserito la struttura di via Largo Piana nelle opere da finanziare con le risorse del per i servizi sanitari regionali del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«È un’occasione da non perdere – conclude il sindaco Pezzimenti – perché le risorse del Pnrr sono strategiche per ricostruire quella rete di servizi dei quali ha bisogno il territorio. Per Gerace, del resto, un investimento per poter utilizzare l’ospedale comporta anche un forte impatto occupazionale, che avrà ricadute positive per i giovani Geracesi e per la città, con la possibilità di alimentare le politiche di sviluppo del territorio che questa Amministrazione persegue da tempo e che si potranno concretizzare anche attraverso la creazione dell’Ospedale di Comunità».

La vicenda dell’Ospedale di Gerace affonda le radici nel lontano 1977, allorquando, grazie ad un finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno per un importo complessivo di 9.636.152.812 di vecchie lire destinato al Comune di Gerace, furono avviati i lavori per la realizzazione di questa struttura, ubicata presso Via Largo Piana, e destinato a Presidio Ospedaliero con funzioni di luogo di cura di lungodegenza e riabilitazione ed avente una capienza di 120 posti letto.

Dopo alterne vicende il Consiglio Comunale della Città di Gerace, con Delibera del 25 luglio 1996, ha trasferito la struttura all’allora A.S.L. n. 9 di Locri in base alle disposizioni contenute nell’art. 5 del Decreto legislativo n. 502/92, considerandola completata in ogni sua parte e pronta, quindi, ad essere attivata come Presidio Ospedaliero Geriatrico con reparti di Lungodegenza e Riabilitazione.

Sono trascorsi 25 anni da quella Delibera ed ancora oggi l’immobile di Via Largo Piana rimane chiuso, nonostante in passato abbiamo in più occasioni proposto delle alternative. Tante per citarne alcune negli anni dal 1998 al 2004, su impulso dell’Amministrazione Comunale, sono stati contattati svariati Enti ed Istituti Privati Ospedalieri al fine di trovare un partner privato per la creazione di una società mista pubblico – privata per la gestione del presidio Ospedaliero: dal Gruppo Tosi di Torino al Gaslini di Genova, a Cooperative di Catania e Palermo,  al Santa Lucia di Bari, al Gemelli di Roma ecc., senza, però il benché minimo riscontro non tanto dagli Istituti Ospedalieri ma dalla Regione Calabria che, purtroppo, non mostrò alcun interesse alla realizzazione della società.

Nel 2004 si presentò una proposta concreta di utilizzo dell’immobile anche se non andava a rispettare la destinazione originaria. Infatti, da una richiesta formale da parte del Ministero della Giustizia – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria della Calabria, fu proposto un accordo di programma con il Comune di Gerace, la Provincia di Reggio Calabria, l’Azienda sanitaria di Locri e la Regione Calabria per la riconversione dell’immobile in un Centro Psichiatrico d’Eccellenza per la Cura Mentale dei detenuti, associato ad un Centro di ricerca scientifica legato allo studio delle patologie mentali. Nonostante l’accordo politico – istituzionale totale da parte di tutte le forze politiche calabresi, dei sindacati e del Consiglio Comunale di Gerace che votò a maggioranza nella seduta aperta del 24 marzo del 2004, consapevoli, tutti ed ognuno, del fatto che il nuovo Piano Sanitario Regionale andava a considerare la destinazione dell’immobile ad Ospedale di Comunità, il progetto non si realizzò per la mancata firma dell’Accordo di Programma da parte dell’allora Assessore Regionale alla Salute.

Trascorsi altri anni di inutile attesa il Consiglio Comunale nell’ottobre del 2019 ha deliberato di dare mandato al Sindaco e alla Giunta di agire anche per vie legali per ottenere la restituzione dell’immobile alla Città di Gerace. La Delibera è stata inoltrata al Ministero della Salute, alla Commissione Salute, all’Asp 5 di Reggio Calabria, alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, al Commissario per il rientro dal deficit sanitario in Calabria e alla Corte di Conti.

I ritardi che si sono accumulati negli anni hanno recato danni alla Città di Gerace e al Comprensorio, non sono serviti ad avvantaggiare alcun politico ma hanno destabilizzato l’offerta sanitaria pubblica che si è ritrovata, nel tempo, sempre più smantellata e screditata. Negli anni ci siamo battuti per poter rendere la struttura operativa, tra l’altro anche anticipando dalle Casse Comunali soldi che ad oggi non sono stati restituiti dalla Cassa Depositi e Prestiti proprio perché l’ospedale non è entrato in funzione.

Trascorsi 24 anni da quando l’abbiamo trasferita all’allora Asl 9, abbiamo chiesto la restituzione della struttura per poterla rendere fruibile e funzionale per gli interessi dei Cittadini.

Con l’attuale inserimento dell’immobile di via Largo Piana nel piano per finanziare le strutture sanitarie regionali attraverso le risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci potrebbe essere una svolta importante e definitiva.

 

Gerace 21.12.2021                               Ufficio Stampa