Una splendida serata, interessante, ricca e partecipativa , nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia, nella presentazione di Raccontando la Calabria di Gianpiero Taverniti . In piazza Tre Chiese, in grande spolvero, animata da tanti geracesi e da diversi emigranti che hanno voluto assistere interessati e commossi a una serata dove il solo unico tema, è stato la grande bellezza e ricchezza della Calabria, loro amata terra che per sacrifici e motivi professionali , tutto l’anno vivono lontani e se la godono a pieno solo durante il periodo estivo. Una sera di fine estate dove sembra di essere in una città Santa, tra la chiesa di San Francesco con il suo maestoso portale gotico, di San Giovannello che da qualche periodo e’ tornata fruibile e visitabile e la chiesa del Sacro Cuore, con i suoi affreschi, stucchi e con il suo brillante organo a canne.

Una Gerace di fine estate ancora animata da turisti che per le viuzze ,”spiccavano” americano e tedesco, una Gerace scelta per location per due coppie di giovani sposi , un borgo vivo che si apre nella piazza ad emozionarsi per i due video mandati nella presentazione , quello riferito a una poesia dedicata alla Calabria e quello nella carrellata finale che mostra i tanti luoghi inseriti nel volume commentati dall’autore. Durante la serata l’autore a piena voce dichiara quasi commosso:”emozionante e onorevole, aver avuto la possibilità di esserci, in un dibattito con tema Calabria, in questo magico borgo, con il Prof. Vincenzo Cataldo e con l’assessore alla Cultura Marisa Larosa, ringrazio di cuore il comune di Gerace, il sindaco Rudi Lizzi e il consigliere comunale (già Sindaco) Giuseppe Varacalli che in questi anni, ha condiviso con me questo progetto editoriale e mi ha sempre dato la giusta gratificazione a continuare a cullarlo”. Un borgo-gioiello che nel volume, è raccontato con un aneddoto importante, quello di una geracese doc che nei suoi pomeriggi autunnali, nella sua stanzina, accompagnato solo da radio Maria, proprio in piazza Tre Chiese , tesseva fili di lino e cotone, creando dei copriletto speciali che un tempo che fu, erano componenti importanti della dote che ogni madre lasciava alla propria figlia che si avviava al matrimonio. L’importanza di tessere identità, portando avanti nel presente , il nobile passato , conservando e tutelando un qualche cosa di prezioso che si chiama Identità. Grazie Gerace e grazie geracese doc che ho avuto la fortuna di incontrarti e raccontarti, per lasciare ai fratelli di Calabria, un tesoro scritto da conservare, leggere e mai coprire, nel dimenticatoio.

Lr

https://youtu.be/oO6tSGz5PlE?si=JHEeTTMpgY5xLfNK