Aristide Bava
SIDERNO – In questi giorni è stata annunciata la data ufficiale di uscita del video di “Alla Salute”, la hit estiva di Jovanotti che quest’anno in Calabria e più specificatamente nella Locride sta provocando una grande attesa. E non solo perchè il Lorenzo nazionale ha scelto nuovamente la città calabrese di Roccella per il suo Tour estivo ma anche e soprattutto perchè il video è stato in gran parte girato a Scilla e Gerace entrambe due “perle” della provincia reggina. Se, dunque l’impatto musicale servirà a divertire e far ballare migliaia di fans di Jovanotti, il video contribuirà certamente a promuovere le bellezze paesaggistiche e naturali del nostro territorio e rendere giustizia alla vitalità e alla ospitalità della gente di Calabria. D’altra parte, date per scontate le bellezze di Scilla fortemente aiutata dalla vicinanza a Reggio Calabria come non riconoscere il Gerace un autentico “gioiello” di questa parte di territorio. Una storia, quella di Gerace, che è anche strettamente coillegata alla cristianità di un tempo forte della sede della Diocesi ( poi spostata a Locri) ma soprattutto dalla presenza innumerevole di chiese e monasteri.La storia ci dice che addirittura siano state edificate a Gerace ben 128 Chiese. La città è inserita tra i Borghi più belli d’Italia ed è luogo dove effettivamente si respira l’aria del passato. Anche le sue attuali testimonianze storiche sono notevoli. Oltre alla Cattedrale nota in tutto il mondo e alla Chiesa di San Francesco, l’intero borgo conserva edifici e vicoli antichissimi ( grazie anche alla lungimiranza dell’ ex Senatore Giuseppe B. Fimognari, sindaco per tanti anni di Gerace che impedì la devastazione urbana che si è verificata in tanti altri borghi antichi della Locride ).

 

Gli stessi sapori della cucina geracese si legano alle tradizioni Aspromontane. Ha conservato quasi intatta la sua struttura medievale. Nel centro storico si possono ammirare ancora i resti della fortezza con la quale era protetto dalle invasioni esterne e alla quale si poteva accedere grazie a delle porte urbiche e attraverso un ponte levatoio che oggi non esiste più. Le stesse strade interne, particolari e uniche nel loro lastricato con pietra viva disposta in maniera singolare erano state così ideate – a quanto affermano gli esperti – per frenare il moto impetuoso dell’acqua piovana, grazie ad una angolazione che ne consentiva lo scolo. Gli scorci e i panorami che si possono ammirare dalla Città dello Sparviero la rendono una meta frequentata da molti turisti e non solo da cittadini dei Comuni vicini che in particolare ammirano la cosiddetta Porta del sole una delle antiche porte urbiche del borgo con l’affaccio unico sulla vallata sottostante e sul mar Ionio. Un affaccio che si può ammirare particolarmente anche dalla terrazza di Palazzo S. Anna , altra struttura di grande pregio storico nato dal restauro di un antico monastero risalente al 1308. Una struttura imponente ubicata nel cuore del centro storico affacciata appunto su una spettacolare terrazza che domina oltre cento chilometri di costa Jonica. E proprio Palazzo S. Anna , oggi sede, di un albergo ristorante di grande pregio forte di un ambiente raffinato e arredato con gusto ed eleganza, sta diventando meta ideale per le vacanze rilassanti di un borgo che può offrire grandi emozioni e riscoprire anche vecchie leggende come quella che attribuisce a Gerace il nome di Città dello Sparviero dal fatto che, a suo tempo, i profughi di Locri furono guidati nel luogo dove oggi sorge Gerace da uno sparviero, hiérax in greco. Da qui, poi, il nome di questo eccezionale apre il cuore a mille emozioni.

In primo piano Palazzo S. Anna con una veduta di Gerace e nel riquadro Lorenzo Jovanotti