Il 13 novembre, XXXIII domenica del tempo ordinario, nella Cattedrale di Gerace, alle ore 17,00, S.E. monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, presiederà una Solenne Celebrazione Eucaristica per la chiusura in Diocesi del Giubileo straordinario della Misericordia e per l’apertura del nuovo Anno Pastorale.
“Sento di dover ringraziare il Signore per quanto sperimentato e vissuto, per sua Misericordia, nell’Anno Santo che volge a termine” ha scritto il Vescovo in una lettera indirizzata alla Comunità diocesana (il testo integrale è pubblicato sul sito www.diocesilocri.it).
Nella stessa domenica, di mattina, in ogni parrocchia e in particolar modo nei santuari giubilari, si svolgerà la celebrazione di ringraziamento per il tempo vissuto durante il Giubileo.
Guardando al nuovo anno pastorale 2016/2017, il Vescovo ci fornisce delle indicazioni: “Il nuovo anno pastorale sarà all’insegna della famiglia. Ci lasceremo illuminare dallo Spirito e lavoreremo, in collaborazione con l’Ufficio famiglia, in modo da convertire la nostra pastorale “ordinaria” in pastorale “familiare”. Faremo nostro il discernimento ecclesiale e sinodale dell’Amoris Laetitia di papa Francesco, volgendo uno sguardo speciale alla famiglia, a tutte le famiglie e soprattutto alle famiglie più fragili e bisognose di vicinanza e di accompagnamento. Tutti i Sacerdoti, in particolare, accoglieranno l’invito ad un ascolto più attento e paziente dei coniugi in difficoltà o che hanno conosciuto il dramma della separazione. Il nostro sguardo di amore sarà alla realtà concreta delle famiglie della nostra terra in difficoltà per i troppi problemi che l’affliggono sia di ordine economico che morale. Conosciamo i condizionamenti ambientali. Sappiamo quanto essi, unitamente ad una mentalità troppo rinchiusa negli schemi di una religiosità tradizionale e devozionale-sacramentale, non favoriscono l’accoglienza del Vangelo in tutte le esigenze di trasformazione e conversione interiore. L’azione pastorale della nostra chiesa è gravemente ostacolata dalla cultura pervasiva della ‘ndrangheta, che i Vescovi Calabresi, in sintonia con papa Francesco, hanno definito “antievangelo”. Se non terremo presente questo, il buon seme del Vangelo cade fra i sassi”.
La lettera di monsignor Oliva si chiude con l’invito alla preghiera. “Facciamolo con il Rosario. La Madonna, presente in tutte le nostre Chiese, ci accompagna, ci è vicina, è pronta a venirci incontro quando la invochiamo. E’ la Mamma nostra che indicandoci Gesù c’invita: “Qualsiasi cosa vi dice fatela!” (Gv 2, 5).
Vi chiedo di non mancare di pregare per me e per la Chiesa diocesana. Come faccio anch’io, invocando speciali benedizioni al Signore per ciascuno di Voi“.
Locri 9 novembre 2016
L’Ufficio per le Comunicazioni Sociali