“Il nuovo contesto geopolitico in cui ci troviamo in seguito all’invasione russa in Ucraina assegna una rinnovata centralità al Mezzogiorno. L’Europa sta portando avanti una svolta radicale nella politica energetica con l’obiettivo, da una parte, di diversificare le forniture di gas e, dall’altra, di accelerare la transizione ecologica puntando sulle energie rinnovabili. Il Sud e l’area del Mediterraneo hanno un ruolo cruciale su entrambi i fronti, diversificazione e rinnovabili, e l’Italia negli ultimi anni si è mossa in maniera decisa”. Così il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni intervenendo con un video messaggio all’incontro “South Innovation”, promosso e organizzato da Entopan Smart Networks & Strategies, in partnership con Harmonic Innovation Group, Plug and Play, Deloitte, Efm, e Rina Prime Value Services. “Ma i cambiamenti in corso – ha aggiunto Gentiloni – vanno oltre la dimensione energetica: le tensioni con la Cina stanno portando a un più ampio ripensamento di tutto l’assetto degli scambi a livello mondiale. La spinta è verso catene di approvvigionamento più corte e più sicure e verso la rilocalizzazione di attività produttive in settori strategici. E questi sviluppi aprono a un rafforzamento degli scambi a livello regionale, le catene più corte, per cui il Mezzogiorno può ambire a ricoprire il ruolo anche di hub manifatturiero”. Per Gentiloni “sul fronte del gas pensiamo ad esempio agli accordi per aumentare le forniture da gasdotti, come il Tap dall’Azerbaigian, Transmed dall’Algeria, Greenstream dalla Libia. Sul fronte delle rinnovabili, il Sud ha una buona posizione di partenza: già oggi, più della metà della quota nazionale di eolico, di solare e di bioenergie è prodotta nel Mezzogiorno. Un’ulteriore spinta su questo fronte può fare del Sud un leader regionale nella produzione e nell’innovazione delle rinnovabili e un hub energetico del Mediterraneo. Pensiamo ad esempio alla Gigafactory di Enel a Catania, che l’anno prossimo diventerà la più grande fabbrica dei pannelli solari d’Europa, anche grazie al sostegno del Fondo europeo per l’innovazione. Oppure pensiamo ai piani di Terna per il collegamento elettrico sottomarino tra Italia e Tunisia, anche in questo caso con un contributo molto rilevante dell’Unione Europea”.

La convergenza attuale tra la presenza di risorse Ue destinate al sud d’Italia e il nuovo contesto geopolitico che rimette al centro l’area del Mediterraneo rappresentano per quest’area “un’occasione unica per accorciare le distanze con il resto del Paese”, ha proseguito Gentiloni. Un tentativo fatto a lungo e mai fino in fondo riuscito, ma c’è bisogno di uno sforzo altrettanto eccezionale da parte della Pubblica amministrazione e di tutte le componenti della società per riuscire ad assorbire pienamente queste risorse straordinarie e far sì che siano impiegate al meglio, evitando sprechi e corruzione”. “Intervenendo su queste condizioni di contesto – ha aggiunto Gentiloni – è possibile rafforzare la struttura produttiva, sostenere l’occupazione e aumentare la produttività nel lungo periodo. Grazie a questo insieme di interventi sarà possibile avviare un circolo virtuoso di investimenti, anche oltre l’orizzonte temporale del Pnrr. Ecco, questa è la sfida che il Paese intero e a maggior ragione il Sud ha davanti. L’Europa e l’Italia lavorano insieme per un obiettivo strategico comune”.

GIORNALEDICALABRIA.IT