ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA

“Gente in Aspromonte”

FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO

 

Dal programma escursioni 2023. Le Grandi vie dell’Aspromonte. Domenica 26 marzo. Sella Scaluni

Tappa: 4ª tappa Sentiero Italia – 2ª tappa Sentiero del Brigante – 4ª e 5ª tappa Cammino della Fede – 3ª tappa Sentiero E1

 

Comuni interessati: Oppido M. – Santa Cristina d’Aspromonte

RADUNO: ore 9.45 Crocefisso dello Zillastro

PARTENZA ESCURSIONE: ore 10.30

 

Motivi di interesse Naturalistico:

Si cammina sulla dorsale appenninica, sospesa tra lo Ionio e il Tirreno ed  è possibile spaziare con lo sguardo, sia sul Tirreno che sullo Ionio. La suggestiva veduta su Pietra Cappa e la fitta vegetazione ci  faranno assaporare la bellezza dei colori di una natura incontaminata armonizzata dal rigoglio dei vari ruscelli che si attraversano. Dal punto di vista ambientale, l’itinerario ci permette di visitare la stupenda faggeta del Costone del Faggio, considerata una delle più belle dell’intero Parco Nazionale dell’Aspromonte, con alberi anche di alto fusto. Attraverseremo i sentieri percorsi dai pastori per portare le greggi verso i pascoli di alta quota e lungo il percorso vedremo aprirsi davanti a noi ampie distese e luminosi ripiani, ricchi di acque, di cascate,di prati disseminati di orchidee incorniciati da folti faggi secolari.

 

Percorso inserito nel Parco Nazionale dell’Aspromonte

 

Descrizione: Si parte dalla famosa fontana dell’Abete, punto di riferimento di molti abitanti del territorio e ci immettiamo su un vecchio viottolo utilizzato dagli animali. Dopo 10 minuti di cammino, siamo sulla sterrata di Misafumera, che ci accompagna per la prima parte del sentiero sul versante Jonico e dopo circa 1 km di cammino rilassante arriviamo alla fontana di Misafumera, oggi in stato di abbandono.

Si incomincia a salire dolcemente attraverso diversi tornanti, mentre la fitta faggeta nasconde ogni visuale, e dopo 30 minuti siamo alla base di Monte Misafumera, Area di Tringuni. Dopo aver superato la pendenza più importante   il percorso diventa più dolce e riposante. Si riprende sulla destra il sentiero e si segue una “carrera” ben visibile posta sulla destra, camminando in questa fitta faggeta si arriva alla prima sella “Scaluni”, e si prosegue in discesa e dopo pochi minuti siamo alla seconda sella “Scaluni”, dove si trova un Crocefisso ligneo, (in realtà si tratta di un’anticima di poco più bassa della cima, vera e propria, posta poco più avanti). A questo punto sulla sinistra troveremo il sentiero E1 e in pochi minuti saremo alla “faggeta del Faggio”.  Dopo qualche tornante in lieve discesa raggiungiamo la fontana del Faggio e subito a sinistra ci immettiamo sul sentiero che porta alla Pineta e oltrepassato un ponte si arriva a Zervò. Si continua a scendere, lungo la sterrata che porta a Santa Cristina e dopo 300 metri si gira a destra, sulla strada sterrata che ci porta ai piani di Zervò, dove superato l’omonimo torrente e un breve tratto pianeggiante arriviamo al secondo torrente. Da qui seguendo il sentiero a destra dopo pochi minuti siamo al punto di partenza.

Veduta sui Piani di Zervò