R. e P.
Con l’escursione di domenica scorsa (3 dicembre), nei pressi dell’ormai incontrastata Regina dell’Aspromonte “Pietra Cappa” si è concluso il Programma 2023 dell’Associazione Escursionistica “Gente in Aspromonte” che quest’anno aveva come tema “Le Grandi Vie dell’’Aspromonte” e che nel corso dell’anno ha potuto ripercorrere molti tratti di dette Grandi Vie che sono, il Sentiero Calabria, il Sentiero del Brigante, il Sentiero Italia, il Sentiero E1, il Sentiero dell’Inglese ed il Cammino della Fede con l’intenzione di scoprirne i vari motivi di interesse Storico, Naturalistico e Religioso.
Nelle circa trenta escursioni che si sono fatte nell’arco dell’anno hanno potuto condividere con i soci, sia quelli nuovi che quelli ormai definiti storici oltre a qualche gradito ospite, magnifici paesaggi, suggestivi sentieri, panorami mozzafiato e visitato in totale armonia con la natura e con l’aria pura, magnifiche foreste e boschi con alberi millenari. Oltre all’aspetto naturalistico, hanno avuto anche l’opportunità di cogliere il lato umanistico potendo conoscere molte persone che vivono ed amano la montagna dell’Aspromonte nonché qualche ultimo pastore con le sue greggi.
Nel corso di quest’ultima escursione, che aveva per titolo “I Giganti della Memoria di San Giorgio di Pietra Cappa”, si è visitato un territorio dove sono ancora presenti spettacolari e vetusti alberi monumentali di castagno, piantati nel X secolo circa dai monaci basiliani che vissero in questa zona. A testimonianza di ciò questi castagni hanno mantenuto anche i nomi dell’epoca. Infatti i partecipanti hanno potuto ammirare il Castagno San Giorgio, il Castagno reale, il Castagno delle fate, il Castagno San Cipriano, il Castagno San Nicodemo, il Castagno San Luca, il Castagno degli Apostoli, il Castagno Potamia, il Castagno del confessionale, il Castagno San Nicola, il Castagno Santo Jerasimu, il Castagno dei gemelli e tantissimi altri come il Castagno Du Vancu con più 12 metri di circonferenza. La vegetazione di San Giorgio ha interessato e meravigliato il gruppo che è rimasto stupefatto davanti a simile maestosità, nel contesto ancora una volta del parco dell’Aspromonte. A completamento di ciò anche la presenza dei ruderi della chiesetta di San Giorgio, un monastero di epoca bizantina del VII-VIII sec. d.C. essa è una delle quattro chiese a croce greca presenti in Calabria, meno famosa di quella di Stilo, ma sicuramente la più grande e maestosa di tutte.
L’unico rammarico che si è destato in quasi tutti i partecipanti è stato il constatare lo stato di abbandono sia dei tanti monasteri visitati, ormai ridotti allo stato di ruderi, che lo stato di questi giganti che stanno morendo senza l’attenzione di chi dovrebbe valorizzarli e proteggere. Pertanto vorremmo chiedere e sollecitare, gli organi di competenza, che non sappiamo individuare, a fare quanto loro possibile per salvaguardare questi beni preziosi che si trovano in questo splendido territorio.