ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA

“Gente in Aspromonte”

FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO

 

DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2023

“LE GRANDI VIE DELL’ASPROMONTE”

Domenica 12 Febbraio 2023

Staiti – Madonna della Lica

Motivi di interesse Naturalistico: La Vallata della Lica consente di ammirare panorami paesaggistici meravigliosi e mutevoli che spaziano dal mare alla montagna, di percepire il silenzio e l’isolamento di luoghi remoti e quasi dimenticati. L’escursionista rimane folgorato dalla bellezza dei luoghi ed ammaliato dalla diversità ed unicità degli ambienti che, pur tanto dissimili, coesistono in uno spazio geograficamente limitato (alternarsi giocoso di verdeggianti pascoli assolati, fitta macchia mediterranea, curiose formazioni rocciose e panorami mozzafiato). Nella descrizione di questo tratto di territorio risultano calzanti, ben appropriate le parole di Alvaro. È una bellezza di pura geologia, di conformazione del terreno e di storia della terra, che ha il ricordo di un cosmo operante, è la stessa natura che prende atteggiamento d’architettura, l’opera dell’uomo che fa tutt’uno con essa”. (Corrado Alvaro, Itinerario italiano)

Religioso: Per la storia aspromontana l’epoca bizantina ha avuto una grande rilevanza, soprattutto tra il VII ed il IX secolo, perché si diffuse il monachesimo basiliano, soprattutto nel versante sud-orientale dell’Aspromonte. Furono i monaci-asceti, provenienti dall’Oriente che scelsero di proposito i luoghi più remoti e impervi della montagna per fondarvi romitaggi, dove condurre una vita semplice, di contemplazione e di preghiera in intima comunione con la natura circostante. Tra i monumenti più importanti vi sono i ruderi dell’Abbazia di S. Maria dell’Alica e la chiesa Santa Maria de’ Tridetti.

Storico: In contrada Alica, tra i boschi di leccio e di querce, si trovano i resti dell’antica Abbazia Basiliana di S. Maria della Lica o di Alìca. Il nome Alica deriva probabilmente dalla presenza nella zona di un tempio dedicato ad Apollo Licio, che i Basiliani trasformarono in Abbazia.

 

RADUNO: ore10:00 presso il Piazzale del cimitero di Staiti

PARTENZA ESCURSIONE: ore10:15

DIFFICOLTÁ: E – Escursionistico –TEMPO: Ore 3:30

DISLIVELLO: 630mt s.l.m. – 760 mt s.l.m.

COMUNI INTERESSATI: Staiti – Palizzi

Località iniziale: Piazzale del cimiteroLocalità finale:Staiti

Principali località toccate dall’itinerario: La Cota – Castinello – Pineta Serro Falcò

TAPPA: 7 – Tappa Sentiero dell’Inglese

Percorso inserito nel Parco Nazionale d’Aspromonte

 

COME ARRIVARE: dalla S.S. 106 all’altezza di Brancaleone lato nord, nei pressi della statua di San Pio, imboccare la S.P. 65 in direzione Staiti poi proseguire in auto sulla S.P. 66 per 9 Km fino a giungere all’entrata di Staiti; nel curvone dove stazionano i bus di linea, seguire le indicazioni Carabinieri e poi Cimitero.

 

DESCRIZIONE SENTIERO

Parcheggiate le auto, presso il piazzale del cimitero, si sale lungo la strada asfaltata dove al primo tornante si intravede quasi tutto il sentiero che percorreremo. Proseguendo incontreremo 2 masserie e dopo circa 10 minuti imboccheremo a sinistra il sentiero che sale verso la contrada Cota, dopo ulteriori 10 minuti si arriva ad una grande masseria con pecore e capre, e proseguendo per qualche centinaio di metri si lascia la sterrata e si segue un viottolo, vicino ad alcuni ruderi di case abbandonate, e dopo ancora qualche tornante si arriva sulla strada principale che sale da Staiti verso Monte Ceresia. Da qui si continua inizialmente, in pianura e poi in leggera salita, costeggiando una fitta macchia mediterranea, con predominanza di alberi di leccio. Dopo un centinaio di metri, in corrispondenza di un bivio, bisogna rimanere a sinistra sulla strada sterrata principale, che si snoda verso monte, in leggera salita tra macchia mediterranea e zone scoperte. Si attraversano aridi declivi rocciosi adibiti a magro pascolo per le capre. Questa zona, in passato è stata devastata dagli incendi, che hanno completamente cancellato le piante originali ed oggi presenta una vegetazione bassa di cisti. Negli spazi aperti spiccano a sinistra piccoli terrazzamenti di piante di ulivo e scheletri di case rurali, mentre in lontananza si scorgono i ripetitori installati a Punta Gallo nel Borgo di Pietrapennata e più in basso si intravede il Monastero della Madonna dell’Alica. Si continua a camminare sempre sulla strada sterrata che procede in salita, per un breve tratto, coperta da una rada macchia, per poi ritornare nuovamente allo scoperto e seguire la segnaletica a sinistra del sentiero dell’Inglese, che scende tra pini e una forte macchia mediterranea. Dopo 20 minuti siamo arrivati al Monastero della Madonna dell’Alica. I resti lasciano intravedere la facciata, i muri perimetrali ed il campanile. Si riprende il sentiero percorso prima e dopo 10 minuti, con una piccola deviazione per prendere il sentiero, che scende tra macchia mediterranea ed uliveti fino ad arrivare ad una grande abitazione rurale abitata fino agli anni ’60 e dopo cica 10 minuti si arriva ad un vallone attraversato il quale si prende una strada che da Pietrapennata arriva a Staiti. Arrivati su questa strada si scende fino ad arrivare al ponte, da qui dopo circa ulteriori 15 minuti siamo al punto di partenza.

Dopo il pranzo, che avverrà nell’abitato di Staiti, si potrà visitare il Museo delle Icone Bizantine, guidati dal Sindaco di Staiti Avv. Giovanna Pellicanò. Sulla via del ritorno, facendo una breve deviazione, arriveremo al Santuario di Santa Maria de’ Tridetti.

Si fa presente che c’è la possibilità di una alternativa, per chi non volesse fare tutto il percorso.