Tra martedì e giovedì scorsi, una Delegazione della Guardia di Finanza composta dal Comandante della Scuola di Polizia Economico Finanziaria, il Generale Francesco Mattana, dal Comandante della Sezione Corsi, Generale Gianluca de Benedictis, otto Ufficiali che frequentano il 51° Corso Superiore, ha effettuato una missione di studio presso il Comando Provinciale di Reggio Calabria.

Il Corso Superiore di Polizia Economico-Finanziaria, della durata biennale, è frequentato da un ristretto numero di Ufficiali Superiori scelti attraverso un concorso selettivo per titoli ed esami.

Il corso risponde all’esigenza di preparare altissime professionalità in tutti i settori dell’attività istituzionale e rappresenta il percorso formativo di eccellenza della Guardia di Finanza in virtù delle discipline trattate, della struttura didattica, della qualità dei docenti e del livello professionale e culturale degli Ufficiali frequentatori.

La delegazione, accolta dal Comandante Regionale Calabria, il generale Gianluigi D’Alfonso e dal Comandante Provinciale, Generale Maurizio Cintura, ha visitato la sede del Comando Provinciale e degli altri reparti dipendenti, dove sono state illustrate le peculiarità del tessuto socio economico, la presenza dei Reparti del Corpo nella Provincia ed i principali risultati operativi conseguiti.

La visita è proseguita presso il Gruppo di Gioia Tauro, dove c’è stata la possibilità di approfondire l’attività svolta in materia di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti.

Gli Ufficiali hanno anche effettuato una navigazione a bordo delle unità navali della Sezione Operativa Navale di Reggio Calabria. La missione di studio si è infine conclusa con l’incontro con il Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, Gerardo Dominijanni ed il Procuratore Aggiunto della Repubblica presso la Dda Giuseppe Lombardo.

Nell’occasione, gli Ufficiali si sono recati in alcuni dei più importanti siti del patrimonio culturale reggino, come il Museo Archeologico Nazionale, la Galleria permanente di Arte Contemporanea di Opere Confiscate alla ‘ndrangheta presso il Palazzo della Cultura ed il Castello Aragonese.

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