Una perquisizione eseguita dalla squadra mobile di Reggio Calabria in una abitazione del quartiere Gallico ha consentito di ritrovare diverse armi con la matricola abrasa, quindi “irriconoscibili”, oltre a centinaia di munizioni ed anche a della droga.
In particolare, gli agenti hanno scovato e sequestrato otto pistole di diversa tipologia e marca, di cui una semiautomatica della Glock modello 19, calibro 9×21 ed un caricatore della stessa marca; una semiautomatica della Feg, un modello P9 calibro 9×21 con relativo caricatore; un’altra semiautomatica della Bbm-Bruni, modello 315 auto originariamente 8mm a salve modificata in calibro 6,35 mm BR, 7.
Ed ancora, una semiautomatica marca della Beretta, modello 98F calibro 9×21 e relativo caricatore P.B.; una semiautomatica della Sig Saver modello P226 calibro 9×21 completa di caricatore; una semiautomatica della Beretta, modello 70 calibro 7,65 mm Br compresa di caricatore P.B. e 8 cartucce mm BR; una semiautomatica della Walther, modello Pp calibro 7,65 mm BR completo di caricatore della Walther 12.
Infine, una pistola ad aria compressa calibro 4,5 e due fucili, di cui uno a canne giustapposte mozze e calcio tagliato, della Beretta, un calibro 16 modello monobloc ed uno monocanna cal. 16.
Numerose anche le munizioni sequestrate, quasi a cinquecento. Tra queste, cinque cartucce calibro 16, 44 calibro 16, 54 calibro 38 special, altre 57 di cui 50 calibro 9×19; 11 calibro 9×21; 36 calibro 9; 49 calibro 380, 38 calibro 6,35; 27 calibro 38 Special; 50 calibro 9×21; 31 calibro; e 58 cartucce calibro 7,65 Br.
Sempre durante la perquisizione, come accennavamo, è stata ritrovata della marijuana, circa 111 grammi che erano tenuti all’interno di un sacco bianco e, ancora, della cocaina, 15 grammi suddivisi in tre involucri di alluminio.
La quasi totalità delle armi, sia lunghe che corte, tutte idonee all’utilizzo, erano state rese non identificabili con l’abrasione dei numeri di matricola, segno dell’inequivocabile provenienza delle stesse dal mercato clandestino.
Ne è seguito l’arresto per un 38enne sorpreso a custodirle, che è stato sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico, mentre si sta indagando per risalire alla provenienza delle armi e comprendere se le stesse fossero finalizzate a commettere reati.
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