Secondo il giornalista e scrittore «L’Italia dovrà replicare in forma capillare il modello già realizzato in un piccolo comune calabrese apprezzato in tutto il mondo per i risultati conseguiti. In altre parole, avremo bisogno non di una, ma di dieci, cento, mille Riace per fronteggiare l’emergenza e integrare felicemente i nuovi arrivati. E allora, ministra Lamorgese, chi meglio dell’inventore del modello Riace, ovvero Mimmo Lucano, potrebbe affiancarla in veste di consulente, consigliere o commissario – faccia lei – per l’accoglienza diffusa dei profughi?».
«So bene che su Lucano grava una spropositata condanna in primo grado a 13 anni e 2 mesi di carcere – prosegue lo scrittore – sebbene il Tribunale di Locri abbia dovuto riconoscere che non si è messo una lira in tasca. Ma nell’attesa che la sentenza d’appello annulli o quantomeno ridimensioni tale abnorme sentenza, Lucano resta cittadino incensurato che gode della presunzione di innocenza. Ma chi meglio di lui potrebbe fornirle un supporto prezioso nell’impresa a cui si accinge?».
La replica è arrivata dallo stesso direttore del quotidiano Marco Travaglio. «Caro Gad, purtroppo – dice la sentenza – un bel po’ di soldi dell’accoglienza migranti finirono a Lucano, alla sua compagna e ai suoi famigliari. Quindi la tua proposta ha senso a un solo patto: che Lucano e il suo giro siano tenuti a debita distanza dalla cassa».
Sul tema è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «L’ultimo delirio della sinistra radical chic – scrive sulla sua pagina Facebook – Gad Lerner propone di mettere Mimmo Lucano, condannato in primo grado con l’accusa di aver organizzato un sistema di accoglienza per arricchirsi, al fianco del ministro Lamorgese per gestire l’emergenza profughi. Non scherziamo».
Ilario Balì-ilreggino.it