Sei persone sono indagate nell’ambito di una inchiesta della Procura di Paola sulla presunta gestione irregolare dei rifiuti urbani del Comune di Fuscaldo, nel 2020 affidati in appalto ad una ditta esterna del settore.

L’indagine è scattata dopo una verifica della Polizia Stradale di Paola su alcuni autocompattatori che eseguivano la raccolta locale degli Rsu, disperdendo rifiuti e liquami lungo le strade.

Il controllo è stato poi esteso a tutti i soggetti della filiera di gestione dei rifiuti, in particolare individuando in contrada Centacque, all’interno di un’area privata di 4mila metri quadrati, adiacente alla Statale 18, il centro di stoccaggio dei veicoli che effettuano la raccolta dei rifiuti urbani e di quelli ingombranti a Fuscaldo, area che però, e per gli inquirenti, sarebbe stata trasformata anche in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.

Nel sito, infatti, la Polstrada ha ritrovato a terra ed in dei cassoni poggiati sul terreno, rifiuti differenziati e indifferenziati, sversamenti di liquidi inquinanti al suolo, oltre a rifiuti speciali pericolosi come elettrodomestici, vecchi apparecchi elettronici, lastre di eternit e accumulatori al piombo di autoveicoli; inoltre un modesto quantitativo di farmaci scaduti.

Pertanto si è ipotizzata una gestione irregolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, non conforme alle norme ambientali. L’area, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, è stata quindi sequestrata in attesa di bonifica.

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