Una lunga serie di furti avvenuti in diversi esercizi commerciali e strutture pubbliche del capoluogo. Una escalation che si è sviluppata nel tempo, a partire da febbraio scorso, e su cui oggi gli investigatori della Squadra Mobile di Catanzaro ritengono di aver scritto la parola fine arrestando tre persone.

Tutti con precedenti penali e di polizia, anche specifici, per loro si sono spalancate le porte del carcere essendo a vario titolo accusati di aver commesso, in concorso tra loro o con altri, svariati “colpi”tutti aggravati anche perché avvenuti con violenza sulle cose.

Tra gli episodi più significativi contestati agli indagati ve ne sono almeno sei che gli inquirenti evidenziano. Il primo è del 7 agosto scorso quando ignoti si sono introdotti, dopo averne forzato le porte, negli uffici della Figc, la Federazione Gioco Calcio di Catanzaro, portando via diverse attrezzature tecniche per un valore di alcune migliaia di euro.

Il secondo fatto risale invece al 18 febbraio quando fu scassinato, forzandolo con un arnese, un distributore di sigarette all’esterno di un’edicola tabacchi di Tiriolo, senza però che i malviventi riuscissero nell’intento per cause esterne alla loro volontà.

Il terzo episodio è del 12 aprile scorso quando nella notte si tentò di rubare dei beni preziosi da una gioielleria del centro cittadino, utilizzando, per l’effrazione del vetro protettivo del locale una fiamma ossidrica oltre che una mazza con cui furono sferrati diversi colpi. Anche qui il colpo non andò a buon fine poiché i ladri furono interrotti e messi in fuga dalla presenza di gente che passava da quelle parti.

Il 20 aprile, poi, qualcuno si introdusse nei locali della Struttura Territoriale Calabria dell’Anas forzando la porta di ingresso e asportando la gettoniera di un distributore automatico di snack e bevande.

Meno di una settimana dopo, il 26 aprile, sempre di notte i malviventi, con l’effrazione della porta antipanico, entrarono all’interno dello stabile della stessa Anas danneggiando un distributore di bevande e rubando il contenuto. Infine, il 24 maggio, vennero portati via soldi e bevande dal Bar del Borgo.

Secondo gli inquirenti, i furti o comunque i tentativi di furto che sono stati ricostruiti, oltre ad essere gravi, farebbero emergere una “spiccata pericolosità sociale e criminale degli indagati” poiché “ripetuti in maniera seriale nel tempo”, denotando anche “una evidente professionalità nelle azioni furtive, indice del fatto che si tratta di soggetti che vivono stabilmente dei proventi generati da tali attività illecite.”

Dopo le formalità gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Catanzaro e di Cosenza.

L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, supportata in fase esecutiva dai colleghi della Volante. L’ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stata invece emessa dal Gip presso il Tribunale del capoluogo su richiesta della Procura della Repubblica locale.

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