È guerra aperta, nel crotonese, agli allacci abusivi alla rete idrica. Una guerra condotta dai Carabinieri della Compagnia cittadina insieme al consorzio di bonifica Calabria, che hanno avviato un controllo capillare che ha dichiaratamente l’obiettivo di ottimizzare l’impiego dell’acqua, così preziosa per il territorio.

Le attività si sono focalizzati ancora sulle aree esterne al centro abitato, appunto sulla risorsa gestita dal consorzio e dunque utilizzata a scopo di irrigazione.

Nella mattinata di ieri, così, militari della stazione di Rocca di Neto e tecnici dell’ente hanno setacciato il basso bacino del fiume Neto verificando le condutture, in particolare una principale, di considerevole portata, in una zona che interessa il territorio di più comuni.

Un servizio che si è protratto per gran parte della giornata, controllando gli allacci di cui sette sono risultati abusivi; per quattro di questi i responsabili sono stati già identificati, per altri tre gli accertamenti sono ancora in corso. L’acqua, grazie ai collegamenti illeciti alla rete, veniva utilizzata sia a scopo irriguo agricolo che domestico.

L’attività di verifica continuerà anche nelle prossime settimane, estendendosi a tutto il territorio provinciale, anche al fine di ridurre furti e sprechi, soprattutto in vista della stagione estiva che porta con sé l’inevitabilmente carenza d’acqua.

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