Una task force composta dagli uomini dei carabinieri e dai tecnici dell’Enel ha messo in campo nei giorni scorsi una serie di controlli nella Piana di Gioia Tauro per smascherare i cosiddetti “furbetti del contatore”.

Un’attività che ha portato i militari, particolare, nei comuni di Cinquefrondi, Cittanova, Polistena, San Giorgio Morgeto e Taurianova, dove sono state passate al setaccio oltre 150 utenze.

Un importante lavoro di verifica al termine del quale sono scattate le denunce alla Procura di Palmi per nove persone a cui si contesta il furto aggravato di elettricità: attraverso delle astute modifiche all’impianto avrebbero difatti usufruito della corrente praticamente a costo zero.

Un campionario di scaltrezze quello riscontrato dai carabinieri che prevedono ad esempio delle manomissioni dei contatori verificabili solo rimuovendo fisicamente dal muro i box Enel, come nel caso di un pregiudicato polistenese che, avendo realizzato un bypass con cui attingere alla rete nazione, aveva predisposto nella cassaforte di casa un interruttore magnetotermico che, portando in off o in on il contatore, ne replicava il comando.

Finito il controllo, gli bastava poi rialzare l’interruttore nascosto per continuare a godere gratis dell’illuminazione. Tutto ben studiato, se non fosse stato per l’incongruenza, riscontrata dai verificatori, fra i consumi dichiarati sul display e il gran numero di elettrodomestici collegati in quel momento.

Oltre ai privati, è stato anche denunciato un imprenditore agricolo di San Giorgio Morgeto, proprietario di un frantoio, all’interno del quale era stato realizzato un allaccio abusivo alla rete pubblica. La corrente veniva così deviata ad alimentare le macchine per la molitura delle olive.

Secondo la tesi degli investigatori, i denunciati, con le loro condotte protrattesi negli anni, avrebbero causato danni economici non inferiori a mezzo milione di euro, fra energia elettrica sottratta e danni ai manufatti Enel.

Le verifiche congiunte si inseriscono nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comando Generale dei Carabinieri e dalla società elettrica, volto ad assicurare la prevenzione e il contrasto all’illegalità nel delicato settore dell’energia, nonché ad assicurare la tutela dell’ambiente e del territorio.

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