Non si arresta l’opera di smantellamento dell’ospedale di Locri da parte del direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, censurato dalla procura di Locri, dal commissario ad acta e dallo stesso governatore della Regione che recentemente l’ha invitato a rassegnare le dimissioni. Questa volta la soppressione riguarda gli uffici amministrativi dell’ospedale, in particolare l’ufficio del personale dove, ad alcuni dipendenti che da anni svolgono con competenza e dedizione le proprie mansioni, sono state inoltrate disposizioni di servizio che presumibilmente inducono a pensare ad una riorganizzazione della struttura amministrativa senza la necessaria e doverosa informazione nonchè il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. Nello stigmatizzare il metodo, in quanto trattasi di lavoratori i quali hanno sempre svolto con abnegazione e professionalità il proprio dovere istituzionale, colpiti da ordini di servizio talvolta accompagnati da discutibili procedimenti disciplinari, volti a demotivare e ledere la dignità degli stessi, la scrivente coglie l’occasione per ribadire l’importanza che rivestono tali uffici sia per i
cittadini di questo territorio ma soprattutto per i lavoratori, i quali, continuano a subire sulla propria pelle i gravi disagi di questa gestione inconcludente in quanto si vedranno costretti a recarsi a Reggio Calabria anche per richiedere un semplice documento. l’ospedale di locri che rappresenta la realtà piu grande di tutta l’Asp continua ad essere svuotato internamente in maniera subdola e silenziosa, si continua ad agire in maniera scriteriata in mancanza di una logica programmatica, si sottraggono mansioni svolte da tanto tempo dai lavoratori dipendenti, di converso, si utilizzano ”volontari” all’interno dei reparti e in direzione sanitaria a
scapito delle professionalità esistenti e in dispregio delle regole e delle normative vigenti, si continuano a mantenere gli “imboscati” in uffici e si mantiene aperto un poliambulatorio ospedaliero, utilizzando il personale saltuariamente per qualche ora al giorno nonostante non sia previsto dall’atto aziendale sottraendolo dall’assistenza diretta agli ammalati nei reparti di degenza, si continuano a garantire gli interessi dei pochi “eletti” mantenendo l’occupazione di posti direttivi a gente priva dei requisiti previsti dalla legge nonostante le reiterate denunce e segnalazioni da parte della scrivente. La Fsi Usae invita il governatore della regione ad intervenire nel piu’ breve tempo possibile, passando dalle parole ai fatti, revocando l’incarico al direttore generale dell’asp di reggio calabria per attuare quel cambio di gestione ormai urgente e indifferibile al fine di approdare ad una sanita’ che assicuri ai cittadini di questo territorio il diritto alla salute, bene comune che deve essere posto al di sopra di visioni di parte e logiche clientelari.
Locri, 5 giugno 2018
Il Segretario Territoriale
Emanuela Barbuto