Una presunta truffa sul commercio di pneumatici è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Savona, che questa mattina ha sottoposto a fermo quattro soggetti ritenuti componenti di una vera e propria associazione a delinquere dedita a reati tributari ed operante tra Campania, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Calabria.
L’indagine nasce a livello europeo e riguarderebbe un sistema di “frode a carosello” che coinvolge diversi paesi membri dell’Unione. Nel corso delle indagini i militari hanno sequestrato preventivamente i beni mobili, immobili e finanziari di alcune società ubicate tra Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro.
IL SISTEMA INTERNAZIONALE
Sostanzialmente, e secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero costituito delle aziende “cartiere” – intestate a prestanome nullatenenti – dedite all’acquisto di pneumatici da venditori comunitari, e dunque in regime di non imponibilità, che poi venivano rivenduti in Italia a prezzo ribassato ed inferiore a quello di mercato.
Gli indagati si sarebbero infatti serviti di diversi fornitori sparsi in mezza Europa (Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Spagna e Ungheria) acquistando le gomme e facendosi carico delle imposte, che poi però non sarebbero state versate all’erario, garantendo quindi un notevole vantaggio economico grazie all’evasione dell’Iva.
Le articolate investigazioni svolte dalle fiamme gialle hanno permesso di accertare come l’organizzazione criminale fosse in attività già dal 2016, con un fatturato di oltre 50 milioni di euro. Una prima stima sul mancato versamento delle imposte ha portato a determinare il danno alle casse dello Stato in circa 10 milioni.