«Ieri sera è pervenuta una comunicazione da parte della procura, a seguito del rilevamento di un difetto interno all’attuatore (una componente dello scambio, ndr). Sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire». Lo ha detto il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, Marco D’Onofrio, durante l’audizione in commissione Lavori Pubblici del Senato.

«Questo – ha sottolineato D’Onofrio – giustifica il problema che hanno trovato i manutentori nelle verifiche prima del rilascio dell’apparato al regolatore della circolazione perché evidentemente qualcosa non funzionava a dovere». Secondo il direttore dell’Ansf, si tratta di «una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato, ma non giustifica completamente tutto. Probabilmente nell’andare a rilasciare il deviatoio forse anche lì qualcosa non ha funzionato». D’Onofrio ha spiegato anche che da ieri sera Rfi ha «ovviamente sospeso il montaggio di attuatori di questo tipo».

«Ora ci accingiamo a fare una procedura di safety alert. Una volta noti gli estremi di questo componente o del lotto di fabbricazione, allerteremo tutte le National Safety Authority dell’Unione europea, in modo che in tutto il territorio dell’Unione si avrà notizia del difetto riscontrato sul componente», ha proseguito D’Onofrio. «Il Safety Alert è finalizzato alla massima diffusione delle informazioni al fine di evitare la messa in esercizio di nuovi componenti che possano presentare anomalie. Ciò non esclude l’esecuzione di opportune verifiche sull’esistente in occasione di interventi manutentivi», precisa in una nota l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie.

Lo scambio numero 5 attraversando il quale il treno Frecciarossa 1000 è deragliato era nuovo di fabbrica. Era stato montato sui binari dell’Alta velocità proprio la notte prima dell’incidente che è costato la vita a due macchinisti. A spiegarlo è il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro. I periti della Procura, infatti, hanno potuto riscontrare, a lato dei binari, la presenza del pezzo vecchio che era stato appena sostituito come da normale calendarizzazione. Lo stesso Chiaro ha anche detto che, alla luce delle novità, le indagini stanno vagliando «altre posizioni».

Si cercano soluzioni per rimuovere i vagoni
Nel frattempo, nella serata di mercoledì 12 è stata dissequestrata dalla Procura di Lodi l’area dell’incidente a Ospedaletto Lodigiano, dove giovedì 6 era deragliato il Frecciarossa 1000. Dopo l’arrivo dei periti della procura per eseguire nuovi accertamenti in zona, ora si sta scavando per arrivare a creare una piattaforma in cemento, come anticipato nei giorni scorsi, che dovrà garantire il lavoro delle gru che dovranno rimuovere i vagoni del treno dai binari, in sicurezza. Sarà però necessario ancora un lungo lavoro di preparazione della zona prima che si inizino a rimuovere dai binari i vagoni del Frecciarossa 1000. Nella giornata di giovedì 13 si stanno cercando soluzioni alternative alla rimozione dei vagoni per intero. L’ipotesi per ora ritenuta più attuabile è quella di smontare dai vagoni le ruote e i carrelli del convoglio e di trasportarli via dai binari separatamente, in modo da arrivare a diminuire il peso dei singoli trasporti che saranno necessari.

Sole24ore