R. e P.

Ancora una volta, a pagarne le spese sono i lavoratori del pubblico impiego, in particolare quelli dell’Ispettorato del Lavoro, esclusi dalla perequazione dell’indennità di amministrazione che, dopo anni di battaglie ai tavoli di contrattazione è stata riconosciuta ai lavoratori dei vari Ministeri.

A dichiararlo è Patrizia Foti – Segretario Generale Territoriale della UILPA di Reggio Calabria.

Una vera e propria disparità di trattamento – prosegue Foti – proprio per coloro che sono chiamati a verificare e vigilare, su tutto il territorio nazionale, l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Con quasi il 90% di adesione, lo sciopero dello scorso 18 marzo ha cristallizzato il malumore e il disappunto di tutti i lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro a livello nazionale e territoriale. Questa Organizzazione Sindacale – dichiara Foti – continuerà a lottare al loro fianco per far si che i trattamenti economici accessori, tra i più bassi dell’intero panorama pubblico statale siano equiparati a quelli degli altri dipendenti ministeriali; Sappiamo che uniti riusciremo a ottenere risultati concreti per far si che ogni dipendente diventi protagonista del proprio posto di lavoro e ottenga quei meriti che spettano di diritto evitando così che diventino motivo di rivendicazione.Auspichiamo quindi, che l’incontro del prossimo 30 marzo con il Ministro Orlando possa portare alla risoluzione delle sperequazioni stipendiali delle Agenzie con funzioni centrali.

Durante l’incontro del Consiglio Confederale Territoriale tenutosi a Lamezia Terme lo scorso 18 marzoa cui ha partecipato anche il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, sempre sensibile alle tematiche del pubblico impiego, ho ribadito con fermezza – spiega Foti – che noi, come parte sociale, abbiamo un preciso dovere nei confronti dei lavoratori e che il mandato che ci conferiscono ci permettedi portare avanti con concretezza e convinzione battaglie quotidiane,con la consapevolezzache solo uniti si può raggiungere l’obiettivo. La sicurezza sui posti di lavoro deve essere una battaglia quotidiana in ogni ufficio denunciando fermamente gli abusi e le sopraffazioni da parte delle amministrazioni.

Il fare squadra è proprio ciò che serve per portare avanti le nostre battaglie e vincere la guerra, perché se ci sono morti sul lavoro vuol dire che c’è una guerra e la guerra va combattuta per vincere. Per questo siamo convinti – conclude Foti – che dobbiamo mettere in atto qualsivoglia forma di lotta, prerogativa delle parti sociali, affinché siano garantiti maggiore sicurezza su tutti i luoghi di lavoro epari dignità, diritti questi, il cui riconoscimento non è più procrastinabile.

 

Fabio Maragucci

Responsabile Ufficio Stampa

UILPA Territorale

Reggio Calabria