R. e P.
“FORZA ITALIA” – Siderno.
Quando si parla di pubblica amministrazione si fa riferimento a tutte quelle attività che sono rivolte alla realizzazione degli interessi della collettività. Fondamento dell’azione amministrativa dovrebbe essere il soddisfacimento delle esigenze del cittadino; accade purtroppo, e sempre con maggiore frequenza, che burocrazia, disorganizzazione, incompetenze si trasformino in ostacoli che danno origine a disservizi e ritardi che ricadono, inevitabilmente, sui bisogni della gente comune. La realtà amministrativa della nostra città rispecchia fedelmente questo assunto, amaro e inconcepibile. Nei giorni scorsi abbiamo appreso dai quotidiani locali che, dopo tanta attesa, è stato finalmente conferito l’incarico di custode dello stadio comunale cittadino. Una boccata d’ossigeno dopo i numerosi disservizi e i malumori che questo vuoto incomprensibile ha causato per mesi nella nostra comunità. Una vicenda viziata però, sin dall’origine, da numerose anomalie e ritardi che non sembrano avere alcuna spiegazione logica. Lo scorso 18 Giugno, con determina n. 456, la passata amministrazione Fuda, a distanza di oltre due anni dal collocamento a riposo del precedente custode (10 Giugno 2016), aveva ritenuto di individuare una figura, tra i dipendenti dell’Ente (di categoria giuridica A o B), che potesse svolgere le funzioni di custode e manutentore dello stadio comunale “F. RACITI”. La selezione prevedeva la partecipazione volontaria del personale in servizio e avrebbe tenuto in considerazione le esperienze lavorative pregresse dei candidati all’interno dell’Ente. Con successiva determina n. 1154 del 17/12/2018 avente per oggetto “Stabilizzazione personale ex LSU/LPU. Selezione interna per la copertura di n°5 posti di cui n°3 posti di categoria “B” (profili professionali : “Custode campo sportivo”, “Custode cimitero” e “Messo notificatore”) e n°2 posti di categoria “A” a tempo parziale e indeterminato”, la gestione commissariale aveva poi inteso avviare una procedura di selezione interna, per colloquio e prova pratica, riservata al personale da stabilizzare impiegato presso il Comune, per la copertura dei posti già individuati. Entrambi i procedimenti hanno, in seguito, avuto attuazione con la scelta, nel primo caso di un dipendente dell’Ente (come si evince dal verbale datato 30 Luglio 2018 ma la cui relativa determina di approvazione risulta essere la n°19 del 30/01/2019, con un inspiegabile ritardo di sei mesi) ) a cui assegnare le mansioni di custode del campo sportivo e, nel secondo caso, con verbale n°1 del 27/12/2018, con il quale la commissione giudicatrice, in seguito della prova prevista, ha selezionato il personale ex LSU/LPU (fra cui n° 1 custode campo sportivo) da stabilizzare con contratto di lavoro a tempo indeterminato a far data dal 31/12/2018 (determina n°1195 del 28/12/2018). Ne consegue che la nostra amministrazione, allo stato attuale, sarebbe dotata di ben due figure professionali atte a svolgere la predetta mansione ma, inspiegabilmente, i soggetti individuati continuano a ricoprire gli incarichi precedentemente svolti, mentre lo stadio comunale risulta, ad oggi, ancora privo del custode incaricato. Ci domandiamo, poi, come sarà possibile sostenere gli oneri del servizio se, già in precedenza, l’amministrazione non riusciva a coprire i relativi costi con un unico dipendente incaricato? Succederà la stessa cosa con il custode del cimitero e con gli altri neo assunti? Chi è il responsabile di queste storture e come è potuto accadere tutto questo? Sviste, errori, disattenzioni, incapacità o altro; giriamo queste domande alla triade commissariale ma, certamente, rimane in noi la convinzione di trovarci di fronte a diverse stranezze di cui, ancora una volta, pagherà il prezzo la nostra povera comunità.