Il Coordinamento di Forza Italia Giovani commenta quanto accaduto nelle scorse ore durante la seduta della neonata Consulta Giovanile della Città Metropolitana, associazione culturale privata, anche se con la parvenza di ente pubblico nella sua denominazione.

Vincenzo D’ Elia, responsabile del dipartimento rapporti con le associazioni, commenta l’accaduto definendolo ‘’prevedibile”: “Una consulta di giovani che si professa apolitica e si basa sul libero scambio di idee per il miglioramento della città non dovrebbe permettere episodi come quello avvenuto con la censura del giovane coordinatore di Alternativa Popolare, solo per aver deciso di trattare in assemblea argomenti che riguardano problematiche significative per la città, ma scomode all’Amministrazione” – afferma D’Elia.

“Il vero scopo di una consulta dovrebbe essere quello di incoraggiare il pensiero critico e il confronto aperto, essere uno strumento di dialogo, non un mezzo di propaganda dell’ Amministrazione Falcomatà – dichiara D’Elia – fin dal suo insediamento, la consulta giovanile ha ritenuto opportuno invitare in plenaria, sin dalla prima seduta, solo membri del Partito Democratico, come il capogruppo del PD in Consiglio comunale Giuseppe Marino, consigliere senza alcuna delega di interesse giovanile o culturale, escludendo gli esponenti di altre fazioni”.

“L’idea di un incontro neutrale, dove le voci dei giovani possano emergere liberamente senza influenze esterne, è fondamentale per una vera partecipazione civica. Tuttavia, quando questa promessa di apoliticità viene utilizzata come facciata per nascondere agende politiche specifiche, si crea un ambiente in cui il confronto non è genuino e le opinioni divergenti vengono soffocate, minando non solo il principio di pluralismo, ma anche l’opportunità di stimolare idee fresche e innovative di cui la nostra città ha bisogno, poiché i giovani si sentiranno costantemente vincolati da logiche di appartenenza a schieramenti” – prosegue D’ Elia.

Noi di Forza Italia, avendo già intuito le finalità meramente propagandistiche e personalistiche di questa pseudo consulta, abbiamo deciso di non prenderne mai parte, non entrando nell’assemblea generale. Auspico che in futuro le idee e le proposte dei giovani della nostra città possano essere adeguatamente valorizzate ed ascoltate, per permettere loro di contribuire attivamente allo sviluppo e al rinnovamento della nostra amata Reggio” – conclude D’Elia.