Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep.

Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora.

Al momento in Turchia si registrano almeno 76 morti, nel nord della Siria almeno 237. I feriti in totale sono circa un migliaio. “Seicentotrentanove persone sono rimaste ferite e 237 sono state uccise nelle province di Aleppo, Latakia, Hama e Tartus”, ha dichiarato il ministero della Sanità in un comunicato. In precedenza, un ospedale aveva riferito all’agenzia di stampa Afp che il terremoto ha ucciso almeno otto persone nelle aree settentrionali controllate dalle fazioni filo-turche, portando il totale dei morti nel Paese dilaniato dalla guerra ad almeno 245.

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30. Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30.

Ansa

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