Con il voto favorevole dell’Aula, si chiude un positivamente la situazione di centinaia di lavoratori e si apre una pagina nuova per la forestazione calabrese.
Con il sì del Consiglio regionale, è stata infatti approvata la proposta di legge – firmatari i consiglieri Comito, Crinò, De Nisi, Gallo, Gelardi, Graziano e Neri – con la quale la quale si punta a garantire stabilità occupazionale agli operatori che passeranno alle dipendenze dell’azienda Calabria Verde.
Una decisione, quella appunto di effettuare il trasferimento nell’azienda in house della Regione, assunta “perché – come ha puntualizzato il presidente Roberto Occhiuto – sarebbe assurdo avere nella nostra Forestazione una doppia gestione e soprattutto perché questo governo regionale vuole da un lato stabilizzare i precari e dall’altro anche programmare nuove occasioni di lavoro”.
Nello specifico, grazie alla nuova legge, a costi invariati per le casse della Regione, sarà possibile trasferire alle dipendenze di Calabria Verde, con contratti a tempo determinato, i lavoratori rientranti nel bacino della Legge 15/2008, circa 514 unità oggi impiegati in alcuni Comuni calabresi e presso l’Ente Parco nazionale del Pollino e da destinare ora allo svolgimento di attività esecutiva di cantieristica forestale, lotta attiva agli incendi boschivi e contrasto al dissesto idrogeologico.
“È inaccettabile – ha proseguito il governatore – che nello stesso comparto, quello dei forestali, ci siano lavoratori di serie A e di serie B. È inaccettabile che ci siano lavoratori che non percepiscono stipendi da 4/5 mesi. Oggi con questa norma evitiamo di tenere in vita un sistema ibrido che si è consolidato nel corso degli anni, secondo cui alcuni operai forestali stanno in capo a Calabria Verde e altri ai Consorzi di Bonifica: un sistema che ha generato il collasso degli stessi Consorzi”.
“Abbiamo fatto tantissimi concorsi in Regione, assumendo tanti lavoratori e ne faremo ancora, ma non possiamo accettare che in uno stesso comparto ci siano tali differenze di trattamento” ha concluso Occhiuto.
Anche per l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, “si tratta di una misura importante”, che definisce addirittura “per molti versi storica”.
Gallo, oltre ad essere tra i proponenti dell’iniziativa ne ha anche illustrato i contenuti davanti al Parlamento regionale: “Grazie alla determinazione ed alla lungimiranza del Presidente Occhiuto, insieme al collega delegato al lavoro, Giovanni Calabrese, e con il sostegno di tutta la Giunta – ha aggiunto – nel confronto costruttivo con i sindacati ed anche con le forze di opposizione in Aula siamo riusciti a tagliare un traguardo che sembrava irraggiungibile, per di più senza gravare sulle finanze regionali”.
“Si sanano ingiustizie ataviche – ha infine evidenziato l’assessore Gallo -, si offrono soluzioni occupazionali, si tutela il grande patrimonio della forestazione calabrese: un modello virtuoso da replicare per garantire giustizia sociale e sviluppo sostenibile”.
cn24tv.it