di Fabio Maragucci
Si sono da poco spente le luci sulla XIII edizione del Festival Nazionale “Scenari al Borgo” di Casamarciano. Prestigioso premio teatrale che ha visto, ancora una volta, salire sul podio più alto la Compagnia CarMa di Reggio Calabria che con “1861-la brutale verità” si aggiudica il premio come miglior spettacolo e, con Marinella Rodà, il premio come miglior attrice protagonista. Questo è solo l’ultimo dei numerosi riconoscimenti ottenuti dalla compagnia reggina con lo spettacolo “1861- la brutale verità” che quest’anno festeggia i dieci anni dalla prima messa in scena. A tracciare un bilancio di questa importante ricorrenza è Michele Carilli, autore e regista dell’opera, con un curriculum ricco di numerosi riconoscimenti sia nel campo teatrale che in quello della poesia.
“Nasco con una innata passione per il teatro che mi ha portato fin da giovanissimo a fondare nel quartiere dove ho vissuto una compagnia teatrale “I Nuovi Giullari” che ha messo in scena negli anni 90 numerose repliche di commedie brillanti ed in vernacolo. L’altra mia passione, quella per la storia della nostra terra- racconta Carilli- mi ha portato a scrivere nel 2011 un saggio dal titolo “1861-la brutale verità”, frutto di anni di studio e ricerche su ciò che è realmente avvenuto nel periodo pre e post unitario del nostro paese”. L’autore racconta che fu proprio durante una presentazione del suo libro, nel 2012, che conobbe Mimmo Martino, amatissimo leader del gruppo etnico «Mattanza».
Da questo incontro nacque il gruppo artistico «CarMa» (acronimo di Carilli-Martino) che pensò di dar vita ad un adattamento teatrale, una trasposizione scenica del libro, dove inserire delle musiche della tradizione popolare ed altre del repertorio Mattanza. L’esordio avvenne nel mese di agosto del 2013, con la regia curata dallo stesso Carilli e da Lorenzo Praticò, ma inaspettatamente il percorso si concluse bruscamente nel 2015, con la morte di Mimmo Martino.
«Dopo un periodo di naturale smarrimento decisi di riscrivere completamente il testo – racconta il regista – arricchendolo con figure che non esistevano nel progetto originale, come quella della brigantessa interpretata da Marinella Rodà, ed integrando la parte musicale con l’inserimento di nuove ed originali canzoni e nuovi musicisti. Il nuovo progetto si è rilevato vincente fin da subito, tanto che in questi dieci anni sono numerosi i premi conseguiti a livello nazionale, compresi quelli più importanti della Federazione Italiana Teatro Amatoriale, come il “Premio Fitalia” nel 2019 (miglior spettacolo Italiano cat. Narrazione) ed il primo premio al “Festival delle Regioni d’Italia” di Spoleto nel 2022. A distanza di dieci anni- prosegue Carilli- lo spettacolo, grazie al fondamentale apporto dell’attore Gabriele Profazio e dei musicisti Mario Lo Cascio e Salvatore Gullace, continua ad essere richiesto, proseguendo così la sua opera di divulgazione dei fatti realmente avvenuti durante l’Unità d’Italia, affinché le nostre radici riemergano dall’oblio dove volutamente sono state collocate. La speranza è quella di infondere in tutti, ed in particolar modo nei giovani, l’orgoglio di essere italiani del Meridione, la fierezza di essere appartenuti al Regno delle due Sicilie e la voglia di riacquistare l’identità perduta». A porre il sigillo sul progetto portato avanti da CarMa è stata anche Katia Ricciarelli, figura di prestigio e madrina d’eccezione del Festival di Casamarciano che ha spronato la compagnia ad andare avanti, soprattutto nell’interesse delle nuove generazioni.
«Ci gratifica molto proporre lo spettacolo per le scuole – dice visibilmente soddisfatto Michele Carilli – c’è grande curiosità da parte dei ragazzi che sempre, a fine spettacolo, desiderano ringraziarci perché attraverso il nostro racconto riscoprono l’orgoglio della nostra storia e delle nostre radici, ciò per noi è fondamentale perché il nostro scopo – conclude l’autore e regista- è quello di partire, Nord e Sud, da una storia condivisa, da posizioni ben chiare da ambo le parti, perché siamo convinti che solo la verità rafforza l’Unità e solo così potrà esserci quella unità nazionale che fino ad oggi, purtroppo, non c’è stata”.
La compagnia CarMa dallo scorso aprile è in scena anche con un nuovo lavoro dal titolo “DECIMO- Come foglie d’acanto” che, sempre con la rodata formula del teatro canzone, ha riscontrato, fin da subito, il favore del pubblico.
Nella foto sotto Michele Carilli e Katia Ricciarelli, sotto Michele Carilli e Marinella Rodà. Segue locandina