Le abbondanti piogge delle ultime settimane hanno evidenziato le criticità della viabilità interna nel Comune di Bovalino, delle SP che conducono ai Paesi interni e della SS 106 ionica.
La mancanza di interventi di semplice manutenzione ordinaria sulle arterie comunali, che oramai manca da qualche anno, fanno emergere una condizione di precarietà intollerabile con continui rischi per la stessa incolumità dei cittadini.
Avevamo appreso con soddisfazione la notizia dell’assegnazione di una cospicua somma per il rifacimento delle strade cui è stato destinatario il Comune di Bovalino nell’ambito dei finanziamenti che il Governo centrale ha approvato ed erogato nell’aprile di quest’anno. Ci auguriamo che l’Amministrazione, in ritardo sui tempi imposti per le procedure di affidamento dei lavori , riesca a completare l’iter burocratico e scongiurare l’esclusione dell’Ente dal programma di investimenti.
Sarebbe un danno imperdonabile se l’inerzia del comune fosse causa della perdita degli importanti aiuti economici anche in considerazione dello stato di dissesto dell’Ente, dichiarato appena un anno fa dall’attuale Amministrazione, che di fatto riduce ulteriormente le possibili risorse, almeno per i prossimi anni.
E’ però il caso di dire che “se Bovalino piange, la Locride non ride”
Sembra non si riesca a portare fuori dal tunnel questa nostra terra. Il ponte sull’Allaro è l’emblema della “mala-politica” e degli sprechi delle risorse pubbliche. Dopo 4 anni, oggi vengono destinati 6 milioni di euro per un percorso alternativo. Ma il ponte quando sarà ricostruito? I continui allagamenti della SS 106 Ionica e gli avvallamenti nel tratto Locri-Caulonia necessitano di interventi urgenti e risolutivi. Da decenni si lavora sul tratto Bova Marina – Reggio senza giungere ad una conclusione. E non parliamo del completamento della SS 106 da Taranto fino a Reggio Calabria.
Il totale disinteresse del Governo Centrale era stato chiaro fin dalla stipula del “contratto” tra Leghisti e Pentastellati che non hanno dedicato un solo rigo di attenzione al Sud.
Denunciare lo stato di abbandono e chiedere a gran voce investimenti per le infrastrutture in questa area non è più una questione di mero campanile ma un’inderogabile necessità.
“Se nel 2019 venissero favoriti in misura maggiore gli investimenti infrastrutturali di cui il Sud ha bisogno, il risultato sarebbe una crescita aggiuntiva di quasi un punto percentuale (+0,8%), rispetto a quella prevista (appena un +0,7) per cui il differenziale di crescita tra Centro-Nord e Mezzogiorno sarebbe completamente annullato, anzi, sarebbe il Sud a crescere di più, con beneficio per l’intero Paese” è quanto si sostiene nel rapporto SVIMEZ 2018.
Fratelli d’Italia è impegnata nel sostenere la buona politica perché in Calabria si intervenga con un netto cambio di direzione. Il partito si mobiliterà anche sulla Ionica per questa grande battaglia che è diventata una “sfida per la sopravvivenza”
Responsabile Regionale – Dipartimento Giustizia
Avv. Giuseppe Serranò