I carabinieri del Comando Tutela del Lavoro e la Guardia di Finanza di Salerno stanno notificando alle Prefetture di ben ventinove province italiane, Calabria compresa, per il tramite del Ministero dell’Interno, due provvedimenti, emessi dalla Dda del capoluogo campano e nelle quali – in base all’iter dei Decreti Flussi dal 2021 al 2024 – si comunica di procedere al blocco e alla revoca di 3.339 istanze per l’arrivo in Italia di altrettanti lavoratori extracomunitari, inoltrate da 142 aziende che operano prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’assistenza domestica.
Secondo gli inquirenti, queste aziende sarebbero state utilizzate da più gruppi criminali del salernitano – già colpiti a luglio scorso da provvedimenti cautelari personali per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e da un sequestro di oltre un milione di euro in contanti – per la presentazione di false richieste di assunzione di manodopera di extracomunitari così da consentirne l’ingresso illecito in Italia.
La comunicazione di consentirà alle Prefetture interessate di procedere quindi al blocco dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro, qualora la procedura per l’ottenimento dello stesso sia ancora in itinere; ma anche alla segnalazione alle Autorità Consolari competenti, qualora l’emissione dello stesso nulla osta sia già avvenuta, ma non sia stato ancora rilasciato o consegnato il visto d’ingresso allo straniero o se rilasciato, lo straniero non sua ancora entrato nel nostro paese. .
Infine gli Uffici territoriali di Governo potranno revocare il beneficio concesso – cioè l’eventuale permesso di soggiorno o il contratto di soggiorno stipulato – interessando anche le Questure competenti, se lo straniero fosse già in Italia.
I provvedimenti in argomento, eseguiti grazie alla fattiva collaborazione del Ministero dell’Interno, sono unici nel loro genere per le modalità di attuazione.