La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, come riporta gazzetta del sud in edicola, ha inflitto due ergastoli e 107 anni di reclusione. Ha anche confermato tre assoluzioni. Riconosciuto il risarcimento dei danni alle parti civili (comuni di Riace, Caulonia, Monasterace, Stignano).
Condannati :
Antonio Belnome 12 anni
Vincenzo Gallace ergastolo
Cosimo Giuseppe Leuzzi ergastolo
Roberto Umbaca 17 anni
Salvatore Papaleo 18 anni e 9 mesi
Andrea Sotira 21 anni e 6 mesi
Cosimo Spatari 19 anni
Agostino Vallelonga 18 anni e 9 mesi
assolti
Antonio Leuzzi
Luca Spatari
Cosimo Damiano Bruno Vallelonga (classe 55)
foto gazzetta del sud
La Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, all’esito della camera di consiglio del processo “Faida dei Boschi”, ha inflitto ergastoli e condanne per 107 anni di reclusione a un totale di 8 imputati, confermando altresì 3 assoluzioni. Due gli ergastoli, dei quali il procuratore generale aveva chiesto la conferma, inflitti a Vincenzo Gallace e Cosimo Giuseppe Leuzzi, accusati a vario titolo di essere i mandanti dell’omicidio del presunto boss di Serra San Bruno Damiano Vallelunga, avvenuto il 27 settembre 2009. Le tre assoluzioni, già disposte in primo grado ma sulle quali insisteva l’appello della procura, riguardano le posizioni di Antonio Leuzzi, Luca Spatari e Cosimo Damiano Bruno Vallelonga. Per gli altri imputati condannati, invece, i giudici reggini hanno rideterminato la pena di pochi mesi o alcuni anni completando in questo modo il quadro delle condanne: Salvatore Papaleo 18 anni e 9 mesi, Andrea Sotira 21 anni e 6 mesi, Cosimo Spatari 19 anni, Roberto Umbaca 17 anni e Agostino Vallelonga 18 anni e 9 mesi. Ridotta da 15 a 12 anni la pena del collaboratore di giustizia Antonio Belnome. Riconosciuto il risarcimento danni alle parti civili, costituite dai comuni di Caulonia, Monasterace, Riace e Stignano.