R. & P.
L’Amministrazione comunale è stupita e amareggiata dopo la diffusione del documento a firma delle segreterie di CGIL – CISL – UIL funzione pubblica in merito al fabbisogno del personale e alle assunzioni programmate dall’Ente per il prossimo triennio.
La contestazione è quella che nella predisposizione della deliberazione sul fabbisogno il “Sindaco avrebbe snobbato i lavoratori LPU/LSU”.
Con la deliberazione n. 164 del 22/09/2018 avente ad oggetto “Approvazione piano triennale del fabbisogno personale triennio 2018/2020” la Giunta comunale, adeguandosi ai nuovi dettami normativi, ha proceduto ad adottare la programmazione del fabbisogno triennale in base alle risorse disponibili e prevedendo l’assunzione dei lavoratori provenienti dal bacino LPU/LSU, in riferimento ai quali l’Amministrazione manifesta chiaramente delle valutazioni ed esprime precisi indirizzi politico-amministrativi:
- che l’ente ha bisogno di questi lavoratori per poter continuare ad erogare i servizi ai cittadini;
- che l’ente ha la volontà di stabilizzare o contrattualizzare questi lavoratori da subito o comunque negli anni successivi purché lo Stato e la Regione assicurino il proprio contributo.
Più specificatamente con la deliberazione di cui trattasi, considerati i vincoli normativi, a fronte di un budget assunzionale consistente in una spesa teorica annua pari a € 66.600 corrispondente al 75% delle cessazione di personale anno 2017 e avendo ritenuto necessario investire il budget assunzionale di € 28.000 circa della spesa flessibile per potenziare la dotazione nei mesi estivi degli anni a venire attraverso l’assunzione a tempo determinato di un vigile urbano e due operai da destinare nel comparto ambiente, considerato peraltro che stabilizzare tutti i lavoratori provenienti dal bacino LPU/LSU del Comune di Gioiosa comporta una spesa complessiva annua pari a € 600.000, l’Amministrazione aveva deciso di “investire” l’intero budget assunzionale per l’anno 2018 per delle nuove assunzioni al fine di non indebolire la dotazione organica complessiva e mantenere pressoché la stessa forza lavoro.
Una valutazione che, a tutt’oggi, riteniamo equa e rispondente ad una gestione ispirata al principio del bonus pater familias per mantenere l’attuale capacità operativa dell’ente:
- se fino al 2017 i lavoratori dipendenti, sia a tempo indeterminato che determinato, erano 53 e oggi dopo gli avvenuti pensionamenti sono 50, ragionevolmente l’ente tende a reclutare nuove unità lavorative per ripristinare l’organigramma e l’organizzazione ottimale, scongiurandone la contrazione;
- se è acclarato che per stabilizzare tutti i lavoratori provenienti dal bacino LPU/LSU servono risorse esterne poiché le somme disponibili pari a €000 sono insufficienti rispetto ad una spesa teorica annua pari a circa € 600.000 e se ancora c’è incertezza rispetto alle misure che Governo e Regione stanno e devono predisporre per dare risposte ai lavoratori, potrebbe essere ragionevole “tenere insieme tutti i lavoratori” per assicurare loro le stesse possibilità, stabilizzando o contrattualizzando tutti con fondi e deroghe normative che devono venire dal Parlamento, dal Governo e dalla Regione.
Tali considerazioni sono state fatte tenendo ben presente quanto disposto dalla legge n. 75/2017, che contiene norme per il superamento del precariato e che dà agli enti la possibilità di stabilizzare, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica previsti, personale precario alla presenza di alcune specifiche condizioni di seguito sintetizzate (art. 20):
- risulti in servizio successivamente all’entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 con contratto a tempo determinato;
- sia stato reclutato in relazioni alle attività svolte con procedure concorsuali;
- abbia maturato tre anni di servizio anche non continuativi presso l’ente entro il 31/12/2017.
Fin qui la Delibera n. 164/2018. Successivamente all’adozione dell’atto si avvia un percorso di confronto, del quale nel documento diramato dai sindacati non c’è traccia e che è opportuno far emergere per dare una corretta e compiuta informazione al fine di evitare qualunque tipo di strumentalizzazione.
8 ottobre 2018.
L’Amministrazione, su richiesta del sindacato CISL, convoca un incontro. A quest’ultimo partecipano, in rappresentanza dell’Amministrazione, il Sindaco, l’Assessore Calabrò, il Segretario comunale Dott.ssa Calì e il Responsabile di settore Dott.ssa Suraci, in rappresentanza del sindacato i componenti della segreteria metropolitana Sera e Rubino insieme alla dipendente Antico in qualità di delegata RSU per la sigla sindacale. In quella sede il sindacato ha contestato l’utilizzo delle somme per assunzioni dall’esterno chiedendo che venisse rivista la decisione per investire le somme, anche se insufficienti, nel processo di superamento del precariato, aggiungendo che in altri comuni, come per esempio Taurianova, si era arrivato ad una buona soluzione. L’Amministrazione, rappresentando la necessità di non perdere capacità operativa essendo già non facile garantire l’erogazione dei servizi (in particolare quello relativo alla raccolta e smaltimento dei rifiuti con il sistema del porta a porta), si riservava la possibilità di valutare ed eventualmente rivedere le decisioni assunte.
11 ottobre 2018
L’Amministrazione convoca un incontro con i lavoratori contrattualizzati provenienti dal bacino LPU/LSU per approfondire la questione e rendere tutti partecipi della discussione. Al termine dell’incontro l’Amministrazione continua a mantenere la riserva sulla possibilità di apportare modifiche al fabbisogno tenendo conto delle richieste avanzate.
12 ottobre 2018
Il Sindaco informa, per le vie brevi, il Dott. Sera della segreteria CISL e i delegati RSU dei lavoratori a tempo determinato che l’Amministrazione si è rideterminata stabilendo di dedicare parte della capacità assunzionale al processo di superamento del precariato riservando alle stabilizzazioni LPU/LSU il 40% del budget previsto per il 2018 e il 50% per gli anni successivi (ipotesi molto simile a quella prevista da altri enti e portata ad esempio dallo stesso sindacato, tendente a contemperare gli interessi in campo). Lo stesso Sindaco, nella tarda mattinata, consegna materialmente al delegato RSU in quota CISL Antico Barbara la proposta di deliberazione per la modifica della precedente D.G.M n. 164, in quanto da lì a poco i lavoratori aderenti alla sigla avrebbero tenuto una assemblea alla presenza del segretario Sera, affinché la stessa fosse portata alla conoscenza di tutti.
15 ottobre 2018.
Il delegato RSU CISL, a richiesta del Sindaco, gli riferisce per la vie brevi che come lavoratori non hanno nessuna valutazione da esprimere nel merito della proposta e che ogni eventuale osservazione sarà espressa dalla segreteria metropolitana della sua sigla sindacale.
16 ottobre 2018.
La Giunta comunale, con deliberazione n. 169 avente ad oggetto “Modifica piano triennale del fabbisogno personale 2018/2020”, modifica la propria deliberazione n. 164 nel senso di riservare una quota del budget assunzionale di ogni anno al processo di stabilizzazione per come sopra già descritto, nell’attesa che le decisioni di Governo e Regione si definiscano.
18 ottobre 2018.
CGIL – CISL – UIL diramano un comunicato congiunto sulla questione LPU/LSU del Comune di Gioiosa Ionica, fondato sulla deliberazione n. 164 che la giunta aveva già modificato (per come a loro già noto) con la successiva deliberazione n. 169, omettendo tutto quello che nel frattempo è successo e accusando direttamente il Sindaco Fuda di “snobbare i lavoratori LPU/LSU”.
In questi anni l’Amministrazione ha cercato di garantire al meglio tutti i lavoratori LPU/LSU, stando al loro fianco e dimostrando con fatti concreti il riconoscimento di tutti i diritti loro spettanti. Abbiamo fatto tutto quello che era giusto fare per difendere il lavoro come strumento realizzativo della persona. Per questo siamo stati loro alleati in tutti questi anni nella battaglia dei rinnovi contrattuali, e lo saremo ancora. Per questo abbiamo cercato in questi anni difficili, anche quando la Regione e il Governo hanno tardato nel trasferimento delle risorse, ad assicurare ogni mese con grandi sacrifici il pagamento dello stipendio. Per questo abbiamo giustamente corrisposto gli emolumenti arretrati per il rinnovo contrattuale, anche in assenza della certezza di un adeguamento del contributo statale o regionale. Per questo la politica dell’Amministrazione sul personale è sempre tesa a valorizzare i percorsi professionali di chi, con passione e spirito di servizio, dimostra di avere preso coscienza che essere dipendenti pubblici ha un valore particolare in quanto si presta un servizio alla comunità e si partecipa alla costruzione del bene comune.
Ed è proprio per tutto questo che l’Amministrazione non può che rimanere amareggiata dalle posizioni assunte dai lavoratori con il documento a firma dei sindacati.
«La delibera sul fabbisogno – dichiara il Sindaco Fuda– che abbiamo adottato è un atto robusto, corredato di tutti i pareri necessari e dotato di tutti i crismi di legittimità. Dal punto di vista politico contiene un ottimo bilanciamento tra la risposta ai bisogni di nuove assunzioni e la necessità di contribuire al processo di superamento del precariato. Non mi pare leale e onesto diramare un comunicato di tale tenore, dopo aver avviato un confronto e dopo che l’Amministrazione ha comunicato direttamente ai delegati RSU la decisione di modificare il provvedimento con una grande apertura rispetto alle richieste avanzate e addirittura consegnandolo ai lavoratori in bozza prima dell’adozione in un clima di grande fiducia. In questi anni da amministratore non mi era mai capitato una cosa del genere: per sapendo che l’Amministrazione aveva proceduto alla modifica dell’atto dopo il confronto, i lavoratori non hanno voluto riconoscere pubblicamente lo sforzo profuso per addivenire ad equo bilanciamento degli interessi in campo. Mi chiedo il perché di questa scelta: forse c’è qualche lavoratore “scontento” che pensa di influenzare in questo modo l’azione politico – amministrativa della Giunta? Come mai le sigle sindacali bocciano la delibera del Comune di Gioiosa, mentre non hanno aperto vertenze su atti simili adottati da altri comuni della Città Metropolitana? Abbiamo la responsabilità di mantenere uno sguardo ampio per salvaguardare la capacità operativa del Comune mantenendo un organico numericamente adeguato, pur contemperando le giuste rivendicazioni di quei lavoratori che seriamente danno il proprio contributo alla gestione dei servizi. I sindacati devono fare fronte comune insieme ai Sindaci della Calabria e alla Regione per chiedere al Governo una soluzione definitiva per il superamento del precariato, nella quale siano messi a disposizione risorse adeguate in maniera stabile e deroghe normative per permettere ai comuni l’assunzione di tutti i lavoratori LPU/LSU in possesso dei requisiti per essere stabilizzati e utili a mandare avanti i servizi essenziali. È vero che i comuni calabresi hanno bisogno di questi lavoratori, ma è anche vero che in questi anni sono stati i Sindaci e le Amministrazioni ad assumersi la responsabilità di assicurare il percorso di stabilizzazione, stando sempre accanto ai lavoratori. I Comuni, con l’ANCI regionale presieduta dal Sindaco Callipo, sono da tempo impegnati su questo percorso, spero che i sindacati supportino questa battaglia avendo ben presente quale sia la questione centrale: tutelare i lavoratori precari provenienti dal bacino ex LPU/LSU, non “armandoli” contro i comuni, ma costruendo alleanze con le amministrazioni e la Regione per ottenere, come ho già detto, provvedimenti normativi adeguati capaci di risolvere in maniera definitiva il problema del precariato nella pubblica amministrazione».
Gioiosa Ionica, 19 ottobre 2018.
L’Amministrazione comunale