L’ex consigliere regionale della Calabria Sebastiano Romeo, del Pd, “è stato destinatario di un decreto di perquisizione (peraltro con esito negativo) fondato su un’ipotesi di concorso in traffico di influenze illecite, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli”. Lo rende noto il suo legale, Natale Polimeni. “Non vi è – puntualizza – per come erroneamente riportato da alcune testate giornalistiche, un’accusa di natura associativa né vi è una consegna diretta di denaro a suo favore da parte di alcun imprenditore. Peraltro, l’ipotesi di reato – osserva il legale – rimane alquanto generica in quanto non individua la o le gare su cui intervenire, utilizzando, infatti, la contestazione provvisoria, una formula del seguente tenore: “nell’aggiudicazione di gare d’appalto da individuare””. Nella passata legislatura Romeo è stato capogruppo del suo partito alla Regione Calabria.

Nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti di riqualificazione e restauro al Rione Terra di Pozzuoli sono indagate diverse persone fra cui il sindaco del comune flegreo del Napoletano, Vincenzo Figliolia, e Nicola Oddati, componente della direzione nazionale del Pd. Oddati è destinatario di un decreto di perquisizione notificato mercoledì mattina dalla procura di Napoli. Tra i reati ipotizzati, turbativa d’asta. Una parte dell’indagine dei pm Capuano e Sica, sotto il coordinamento del procuratore Melillo, punta a verificare i rapporti tra imprenditori e politici per la riqualificazione dello storico quartiere di Pozzuoli.

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