È stato arrestato dalla Polizia penitenziaria, alle 19,30 il ventenne maliano evaso stamane dal carcere di Cosenza. La fuga di Amadou Coulibally, 20 anni, è durata meno di 24 ore. L’uomo è stato sorpreso nel quartiere Santa Lucia, nel centro storico di Cosenza.

Sono le 9 e 15 quando con gli altri detenuti raggiunge il cortile del penitenziario di Cosenza per la consueta ora d’aria: il ventenne africano s’accorge che la vigilanza è eledubile e s’arrampica con la rapidità d’un felino sul muro di cinta; quando è in cima si guarda intorno e poi, con un balzo, salta dall’altra parte.

Coulibally corre a perdifiato verso il cuore della città bruzia, raggiungendo il centro storico. E tra i suggestivi vicoli e gli antichi palazzi patrizi che cerca forse riparo. Intanto, alle 9 e 40, scatta l’allarme generale: dal carcere escono i reparti di sorveglianza mentre carabinieri e poliziotti mettono in atto una operazione di cinturamento dell’area urbana.

L’evaso, che vestiva con una camicia gialla e dei pantaloni rossi, viene intercettato da una pattuglia nella città vecchia ma riesce, ancora una volta, a tagliare la corda con impressionante velocità. Il detenuto era recluso nel penitenziario del capoluogo bruzio dal 10 maggio, in regime comune, per scontare una pena inflittagli per rissa e lesioni.

Doveva rimanere dietro le sbarre fino al maggio del 2023 ed era stato arrestato a Teggiano (Salerno) il 24 aprile di due anni fa. Nel nostro Paese era arrivato a bordo d’un barcone partito dalla Libia su cui s’era imbarcato dopo aver lasciato il Mali.

È fuggito dal carcere senza soldi e sprovvisto ovviamente di telefonino. Le indagini e le ricerche sono state coordinate dal procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo.

Fonte: Arcangelo Badolati gazzettadelsud