ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA

“Gente in Aspromonte”

FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO

 

Dal programma escursioni 2023

 

Le Grandi vie dell’Aspromonte

 

Domenica 16 aprile

Passo Cancello

 

Comuni/interessati: Antonimina -Ciminà

Percorso ad anello

Raduno ore 10.00 Centro Visita dello Zomaro

Partenza escursione ore 10.15

Motivi di interesse Naturalistico:Lo Zomaro è considerato una delle porte naturali del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Infatti rappresenta il punto più stretto, sviluppandosi lungo il dossone della Melìa, dal quale è possibile avere in più punti una visuale completa sia del versante tirrenico che di quello ionico. É una località ricchissima di vegetazione, di boschi verdissimi, di faggi lussureggianti, di abeti e pini larici centenari, molto frequentata soprattutto durante i mesi estivi, sia per la frescura tipica montana, che mitiga le torride giornate estive di scirocco, sia per l’esistenza di acque oligominerali conosciute e apprezzate. Passo Cancello, percorso per secoli da contadini, pastori e mercanti, fino a non molto tempo addietro, veniva utilizzato per trasportare a valle il carbone a dorso di mulo. Per le popolazioni residenti in queste aree montane e collinari, rappresentava un punto cruciale, da cui ci si muoveva per scambi commerciali, culturali ed altro

Religioso:Villaggio Moleti “non avrà solo i “vestiti” impregnati del profumo del bosco”, ma anche il cuore pieno di una fede rinnovata e fortificata dal contatto diretto con uno dei regali più preziosi ricevuti dall’umanità: la natura. Ogni anno ospita la festa della Madonna dell’Assunta. La suggestiva Chiesetta della Madonna della Salute al centro del Villaggio Zomaro. Fons Salutis” (Fonte della Salute), così venne denominato, da allora, questo importante luogo di preghiera, per tutti i villaggiante.

Storico: Non è difficile immaginare come l’Aspromonte, per la sua posizione e per la sua conformazione geografica, sia stato fin dall’età protostorica un luogo ottimale per gli scambi e i traffici delle merci. Nel libro dello scrittore cittanovese Domenico Raso “Zomaro, la montagna dei sette popoli” Emerge tutta la grandezza e la storia infinita che circondano da sempre questo luogo. Paesaggi fantastici, miti e leggende ci verranno presentati e raccontati in maniera passionale e reale da chi questo posto lo ha vissuto e continua a viverlo.

 

Percorso inserito nel Parco Nazionale dell’Aspromonte

 

Descrizione: Dal Centro Visita, struttura nata per conservare “la Banca del Germoplasma” e per informare ed educare alla conoscenza e alla conservazione della Flora del territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, avrà inizio il percorso che ci condurrà verso Piani Stempato dopo pochi minuti siamo al Piano dei Corvi. Incrociando la strada che scende verso Antonimina, qualche metro dopo ci immettiamo sul sentiero E1 da qui la nostra seconda metà sarà l’area attrezzata di “Casa Romano”. Riportandosi, quindi, lungo la Dorsale, presto raggiungeremo “Passo Cancello”: nodo strategico tra i due Mari, tra lo Jonio ed il Tirreno. Dal Passo Cancello ci si immette sul sentiero in lieve salita che conduce ai “Piani du Vaccarizzo” a quota 1023 msl, sarà questo il punto più alto del nostro percorso. Una lieve discesa, tra la meravigliosa faggeta, condurrà ancora ad un’altra sorgiva “a funtana du Russu” e quindi si intercetterà la pista che proviene da Rumbica e conduce a Passo Cancello. Qui si conservano essenze botaniche significative: acero montano, abete bianco, castagni secolari, agrifogli maestosi e faggi monumentali, oltre ad erbe, arbusti, felci e alberi di frutti oramai in via di estinzione. Rumbica è soprattutto la riserva naturale degli estesi Piani di Moleti, uno dei 17 altipiani che caratterizzano il Parco Nazionale dell’Aspromonte, luogo di pascoli e di massari che qui permanevano durante tutto l’anno evitando la transumanza trasversale. Rumbica, l’ultima selva, il nome è assai antico, probabilmente Osco, e significa montagna con un solo ingresso, racchiusa tra timpe e burroni che incombono su Molochio, qui si conservano essenze botaniche significative: l’acero montano, l’abete bianco, castagni secolari, agrifogli maestosi e faggi monumentali, oltre ad erbe, arbusti, felci e alberi di frutti oramai in via di estinzioni.

Si riprende seguendo il sentiero del Brigante e sentiero Italia che ci accompagna, attraverso una splendida faggeta al laghetto dei piani di Crocco, una volta conquistato il pianoro il paesaggio che offre l’invaso d’acqua è fortemente suggestivo, il luogo è magico, si riprende il sentiero che dopo 10 minuti siamo all’acqua Bianca, “l’acqua della purezza”, la bontà e le proprietà chimico fisiche di questa sorgiva, qualche minuto e siamo al Centro Visita.