Si è svolto stamane nella Sala delle Adunanze il consiglio comunale convocato dal presidente Paolo Fragomeni. Dopo l’ imprevista battuta d’arresto che aveva caratterizzato l’ultima seduta, l’assise si è svolta senza particolari sussulti e senza alcun “cataclisma politico”. Tutti sono rimasti al loro posto con buona pace dei tanti cittadini presenti che nonostante l’ora ed il giorno hanno seguito con notevole interesse tutta la seduta consiliare. I punti sono passati a maggioranza (9 favorevoli e 8 contrari) con il voto decisivo sia del Sindaco Fuda che del presidente Paolo Fragomeni. Come si ricorderà l’approvazione dello strumento programmatico per eccellenza quale il bilancio di previsione saltò a causa di un evidente quanto “deprecabile” errore tecnico che il consigliere di minoranza Pietro Sgarlato, aveva fatto rilevare in aula. La maggioranza politica di centro-sinistra guidata dal sindaco Pietro Fuda ha rischiato grosso, anche perchè la mancata approvazione del documento economico, avrebbe potuto portare alla nomina di un commissario ad acta e finanche provocare lo scioglimento del consiglio comunale. Il termine perentorio per l’approvazione del bilancio, era stato fissato, al 26 aprile data ultima concessa dall’autorità prefettizia a tutti i Comuni con apposita circolare ( il termine ufficiale era fissato al 31 marzo) e, quindi il Comune di Siderno si è trovato all’improvviso a dover fare la corsa contro il tempo proprio perchè nella stesura del bilancio non si era tenuto conto che la tariffa legata alla Tari poteva essere modificata solo in caso di approvazione del bilancio entro il 31 marzo e non già in periodo di proroga. L’errore contabile fatto rilevare, nella precedente seduta consiliare, dal consigliere Pietro Sgarlato ha bloccato tutto. Nel corso dell’odierna seduta, durata quasi 4 ore, maggioranza ed opposizione si sono date battaglia su scelte politiche e risultati ottenuti dall’attuale Giunta. Il primo punto all’ordine del giorno riguardava l’approvazione del piano alienazione e valorizzazione immobili. Ha relazionato l’assessore Giovanni Lanzafame che ha illustrato ai presenti che l’oggetto riguardava il vecchio piano di alienazione e valorizzazione degli immobili e non quello di cui si era occupata nei mesi l’apposita commissione consiliare. Il consigliere del Pd Salvatore Pellegrino ha evidenziato che proprio quella commissione, da lui stesso presieduta, aveva provato a modificare il regolamento che disciplinava tale materia ma che nonostante l’impegno manifestato da tutte le forze politiche, l’approvazione di quel regolamento, pur annunciata in almeno due precedenti consigli comunali, è sempre saltata a causa del ritiro del testo che doveva andare in discussione in aula e quindi approvato. Pellegrino ha spiegato i motivi del voto contrario del suo gruppo. Nel suo intervento ha poi evidenziato la situazione relativa alla Chiesa della frazione di Vennerello che verrà ceduta alla Curia di Locri che si farà carico della costruzione visto che il Comune attualmente non ha risorse disponibili per la sua realizzazione mentre, allineandosi sulle posizioni di Pietro Sgarlato, ha poi richiesto di ricevere maggiori delucidazioni da parte dell’assessore al ramo, Bianca Gerace, proprio relativamente alle intenzioni di valorizzazione dell’area situata sul lungomare ove insiste l’ex mattatoio comunale. Nessuna risposta è però pervenuta da parte dell’assessore al patrimonio chiamato direttamente in causa che è sembrata in forte imbarazzo. A dare dei chiarimenti è però intervenuto il dirigente dell’ufficio tecnico Nicola Tucci che ha specificato che si tratta di un piano ancora sostanzialmente “inerte” che per essere pienamente operativo dovrà essere integrato con l’approvazione degli strumenti tecnici attuativi. Si è così passati alla fase della votazione: nove favorevoli e otto contrari. Il secondo punto all’odg riguardava l’approvazione della nota di aggiornamento al documento unico di programmazione 2017/2019 (Dup), ha relazionato sempre l’assessore al bilancio Lanzafame. Il consigliere Sgarlato ha contestato l’approvazione del Dup perché,a suo dire, è rimasto invariato nonostante fosse stata effettuata in poche ore un’importante modifica del bilancio. Dello stesso tenore le dichiarazioni dei consiglieri Fragomeni, Sgambelluri, Deleo e Cataldo. Ha quindi preso la parola il segretario generale dell’Ente Umberto Nucara che si è voluto complimentare con il consigliere di minoranza Pietro Sgarlato “per il rigore e la precisione svizzera con cui esercita il suo mandato che rappresenta un fondamentale pungolo nell’esercizio amministrativo della maggioranza”. Lo stesso Nucara ha però voluto evidenziare come nessuna colpa fosse da addebitare alla maggioranza politica relativamente alla mancata approvazione del bilancio. Per Nucara sono stati i revisori dell’Ente (che peraltro non sono stati scelti da questa amministrazione) a provocare questo increscioso disguido tecnico che andrà a penalizzare i cittadini. Parole durissime quelle pronunciate dal dottore Nucara contro il collegio dei revisori che chiamano pesantemente in causa i componenti dell’organo contabile attribuendogli specifiche responsabilità. Una vicenda che, in base a quanto dichiarato in consiglio, potrebbe avere anche dei risvolti in ambito giudiziario visto che della stessa si è direttamente interessata la Prefettura di Reggio Calabria. “Chiedo ai consiglieri comunali di valutare l’opportunità di poter rimuovere dall’incarico i componenti di questo collegio – ha dichiarato Nucara- cosa che è già accaduta in Puglia, visto che gli stessi hanno provocato un serio danno all’Ente”. Si è passati quindi alla votazione: nove favorevoli e otto contrari. Il terzo punto all’ordine del giorno riguardava l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso. Ha relazionato sempre l’assessore Lanzafame che non ha mancato di lanciare frecciate contro il consigliere Sgarlato accusato “di essere particolarmente attento nel controllare questa amministrazione ed un po’ meno quando si trattava di controllare anche l’operato di altri governi precedenti che pure lo vedevano direttamente interessato”. Il gruppo del Pd, con Mariateresa Fragomeni in testa, ha parlato di bilancio “ingessato” che non prevede nessun investimento meritevole di menzione ma che si limita solamente alla gestione ordinaria “cosa che compete normalmente- ha detto la segretaria Pd cittadina- a dei ragionieri contabili e non ad una compagine politica che ha il dovere di amministrare e fare delle scelte politiche ben precise”. Il consigliere Carlo Fuda è andato giù pesante: “un’amministrazione deludente composta da assessori che nessuno conosce e che il sindaco farebbe bene a cambiare”. Poi Fuda, ha chiesto al sindaco se fosse a conoscenza delle dichiarazioni rilasciate ieri dal neo segretario regionale di Sinistra Italiana (rappresentata in Comune dal gruppo di Fattore Comune) Angelo Broccolo che ha dichiarato che “Sinistra Italiana sarà all’opposizione del governo regionale di Mario Oliverio che ha disatteso le speranze dei calabresi”. Pietro Sgarlato di Forza Italia –Moderati per il futuro ha ripercorso la vicenda della mancata approvazione del bilancio redarguendo l’assessore al ramo Giovanni Lanzafame su alcuni passaggi tecnici che avrebbero dovuto essere ottemperati per legge e che lui stesso aveva l’obbligo di vigilare. “Stiamo parlando di dirigenti che sono stati assunti dall’Ente in maniera diretta per l’alta professionalità di cui godono e quindi da parte loro non mi sarei aspettato imperdonabili sviste che non possono passare inosservate”. E’ intervenuto il Sindaco Piero Fuda il quale si è nuovamente assunto tutte le responsabilità per quanto avvenuto nella seduta del 12 aprile. “Passaggio obbligato in data odierna era approvare queste carte relative al bilancio per evitare lo scioglimento”. Rivolgendosi a Mariateresa Fragomeni il Sindaco Fuda ha dichiarato di non essere mai stato interessato a ricoprire ruoli nell’ambito della Città Metropolitana né, tantomeno, di guidare l’assemblea dei Sindaci della Locride un organismo che così come concepita ha poche funzioni. Il Comune di Siderno ha bisogno di attrezzarsi con figure professionali che abbiamo un alto senso di responsabilità e di appartenenza allo Stato. Rivolgendosi a Carlo Fuda ha dichiarato che non fosse a conoscenza delle dichiarazioni di Angelo Broccolo ma che sino al momento il Comune di Siderno ha sempre ricevuto la giusta attenzione da parte della giunta e del presidente Oliverio. Noi stiamo cercando di uscire dal dissesto, abbiamo chiesto un finanziamento di 6 milioni di euro, siamo in attesa di riceverlo e dopo essere usciti dal dissesto inizierà una nuova fase anche di programmazione per l’Ente”. Alle accuse del consigliere Sgarlato indirizzate al Pd di essere “complici e responsabili dell’attuale situazione politica sidernese, avendo sostenuto Fuda in campagna elettorale e votandolo” ha risposto Mariateresa Fragomeni: “noi del Pd non ci riteniamo complici o responsabili per quanto sta accadendo, anche il consigliere Sgarlato è complice perché non ha saputo attirare all’epoca la simpatia degli elettori sidernesi, Noi del Pd abbiamo avuto il mandato a governare insieme ad altri,poi altri non eletti e senza mandato, hanno preso altre decisioni e hanno messo a governare, almeno formalmente, altri , ed ecco che questa motivazione assieme alla manifesta incapacità, ci ha portato all’opposizione e questo sia chiaro a tutti”. Rivolgendosi a Sgarlato “Se usciamo dal dissesto è per merito vostro, anche tuo principalmente, ed è giusto che tu ne rivendichi il merito, e sai perché ? Visto che i quattro milioni sono stati messi a disposizione per i comuni sciolti per mafia e visto che all’epoca tu eri vicesindaco è giusto che tu rivendichi il merito perché se i soldi arriveranno a Siderno giungeranno grazie a voi”. Pronta la replica del consigliere Sgarlato: “mi sono sempre assunto le mie responsabilità, sono stato vicesindaco per 11 mesi, sono stato uno dei promotori delle dimissioni del sindaco Ritorto nel momento in cui sono arrivati gli arresti e gli avvisi di garanzia. Non ho aspettato un attimo e ho deciso che fosse arrivato il momento di andarsene tutti a casa. Lo scioglimento del Comune è avvenuto dopo che eravamo andati via, ad un anno esatto, perché ti ricordo che prima è arrivata la commissione d’accesso e noi ci siamo dimessi prima dall’arrivo della commissione d’accesso. Ti dico che non tutti gli appartenenti di quel gruppo di centro-destra erano d’accordo, ho pagato questa scelta sia politicamente che elettoralmente anche perché gli stessi componenti di quel gruppo non erano d’accordo con la mia scelta. Ma con dignità e con grande senso di responsabilità dal giorno successivo agli arresti ed all’arrivo degli avvisi di garanzia ho condizionato quella amministrazione ad andarsene a casa e di questo me ne vanto. Sia nella relazione di scioglimento che in quella della commissione d’accesso non c’è un atto, dico un solo atto, riferibile all’amministrazione della quale io ho fatto parte, sia chiaro, sono tutti fatti precedenti perché tra l’altro non abbiamo avuto il tempo, abbiamo amministrato solo 11 mesi e sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità di quello che dico ”. Il bilancio alla fine è passato con 9 voti favorevoli (Presidente C.C. Paolo Fragomeni, Sindaco Pietro Fuda, Oppedisano, Commisso, Baggetta, Figliomeni, Meleca, Leonardo e Diano e 8 contrari (Deleo, Sgarlato, Ruso, Cataldo, Fragomeni, Fuda, Pellegrino, Sgambelluri).Sono quindi seguite le interrogazioni e le interpellanze.
Antonio Tassone