La cittadinanza sidernese che con molta probabilità sarà costretta a dover subire ancora una volta le scelte politiche prese da altri soggetti e che  andranno a penalizzare ulteriormente il futuro della città. In anteprima, in calce all’articolo, proponiamo ai nostri lettori la richiesta di pubblicazione e notifica dell’avviso di avvio del procedimento, redatto dalla Regione Calabria, Dipartimento Tutela dell’Ambiente, Settore del ciclo integrato dei rifiuti, comprensivo delle particelle di terreno da espropriare e beneficiari, relativo all’impianto di valorizzazione e recupero spinto di materie da raccolta differenziata e rifiuti urbani residui da avviare alla filiera del recupero, con annessa piattaforma di valorizzazione della frazione organica del rifiuto solido urbano , da realizzare in località San Leo nel comune di Siderno a servizio dell’ATO 5 . Tale atto, come si può notare, riporta la data dell’undici gennaio 2021 mentre proprio ieri, 13 gennaio 2021, come abbiamo appreso dalle note stampa del Partito Democratico e del Movimento Politico Culturale “Siderno nel Cuore, nella sala verde della Regione Calabria, si è tenuta una riunione alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente On.  Sergio De Caprio e dei tecnici del dipartimento, avente ad oggetto proprio la fattibilità del progetto di efficientamento (in realtà si tratta di un vero e proprio ampliamento di circa 64.000 mq) dell’impianto di separazione dei rifiuti di San Leo. E’ bene ricordare a tutti, commissari straordinari, consiglieri regionali, politici e membri di associazioni varie che i cittadini di Siderno non hanno  mai voluto discariche o impianti di smaltimento sul proprio territorio tantomeno ampliamenti per la realizzazione di mega discariche. Siderno, come è stato più volte ripetute, “ha già dato” e sarebbe più che auspicabile, nonostante il ritardo accumulato ed anche per una questione di buon senso, individuare una nuova sede in altro sito fuori di Siderno. La disponibilità dell’assessore De Caprio a successivi incontri di carattere tecnico come se la questione da affrontare fosse solo sul piano tecnico-teorico (De Caprio rimarrà in carica ancora per due mesi) sembra ulteriormente “beffarda”. A  questo punto siamo curiosi di verificare quale tecnico o dirigente comunale si prenderà in mano la “patata bollente” di certificare che l’area dove verrà ampliato l’impianto, a ridosso di una fiumara e vicinissima alle abitazioni, sarà compatibile con le prescrizioni di questo nuovo piano regionale deliberato nel 2016 e modificato con la delibera 474 del 2019 .

Antonio Tassone -ecodellalocride.it