I cittadini sidernesi che pagano le tasse mi chiedono di rivolgere le seguenti domande all’assessore Ercole Macrì :

Lei che cosa intende per cultura ?

Ogni politico dovrebbe ricordare il giuramento degli eletti ad Atene : «Giuro di restituire Atene migliore di come me l’avete consegnata». La cultura  è quel quid prezioso che porta trasformazioni e migliorie nei comportamenti della comunità e nella qualità della vita di ognuno di noi. Utilizzando delle metafore, tre le tante, mi piace pensarla come un giardino con i cancelli spalancati, un vulcano vivo con il magma in movimento e, soprattutto, come un porto: un molo per partire e per arrivare. Su questo concetto di apertura ho la piena fiducia del sindaco che, come me, è intollerante ai muri di Trump e ai doposci di Salvini.

In che modo si sta attivando per cercare di rilanciare la stessa e l’intero comparto turistico e dello spettacolo in generale ?

Di rilanciarlo da che? Qui non si è mai lanciato un bel niente. Nel periodo di massimo splendore a Siderno c’erano cinque alberghi aperti. Sono numeri ridicoli che farebbero spanciarsi dalle risate il più audace dei tour operator. Quindi non ci prendiamo in giro. Bisogna partire da zero, Siderno e la Locride non hanno mai conosciuto flussi importanti e mai hanno avuto affermazione e autorevolezza nel comparto in questione. C’è, invece, un elemento oggettivo da prendere in considerazione per il futuro a medio termine: i nostri emigranti, numerose flotte di ex compaesani che sono partiti poveri e oggi, da benestanti, investono risparmi e stipendi in Florida e in Messico per lunghe stagioni. Loro potrebbero innescare il turismo immobiliare della ristrutturazione creando crescita economica e occupazione duratura per la nostra sventurata manodopera. E c’è l’Ymca che potrebbe far arrivare giovani da tutto il mondo sul nuovo water front  Sto lavorando su entrambi i punti, ma non ti dico come, non perché sei il mio miglior nemico ma perché sono scaramantico nei confronti di una sparuta brigata di uccellacci del malaugurio che, come becchini che hanno finito le ferie, intaccati dalla retorica dei miglioratori del mondo e dalla demagogia degli scaduti, fanno i loro bisogni sulla città e poi ricercano indici di gradimento su “Sei di Siderno se…” e Facebook.

Quali sono stati e saranno gli eventi culturali che il suo assessorato ha già predisposto in bilancio e predisporrà per il futuro nell’interesse della città di Siderno ?

Ho perso il conteggio… ma dico molti. Molta semina, ora attendiamo fiduciosi un buon raccolto. Nelle linee programmatiche, oltre ai classici (Portosalvo, Natale e Pasqua), c’è soprattutto l’Ulisse Calabrese di Ferlinghetti e il suo Camp d’arte, musica e poesia. Stiamo parlando di un grandissimo artista, di un respiro internazionale elevato che accarezza e racconta la nostra terra, e a cui la scorsa settimana “La Lettura” del Corriere della sera ha dedicato tre pagine. Con Ferlinghetti e pochi altri accorgimenti Siderno può diventare un attrattiva e dinamica frontiera culturale del sud Italia. Su questa piattaforma ci sarà spazio anche per la tradizione popolare colta, sia da un punto di vista letterario che musicale.

Non ritiene che siano state spese sinora ingenti somme per manifestazioni futili rispetto ai gravi problemi che riguardano la città di Siderno ?

Nell’amministrare una città, checché ne dica, con un’estetica da geometra e un apprezzabile assetto da club service, un ispirato Giorgio Ruso, esiste l’ Urbis (strade, buche, fogne, rifiuti, pensiline etc)  ma anche, in ugual misura se non più, quella Civitas che serve a rafforzare l’evoluzione in senso culturale della comunità. Abbiamo garantito scuole riscaldate, mensa, trasporti agli studenti.  Dopo aver ridato, con un miracolo tempistico e togliendola da un formicaio pericoloso, alla Scuola Pedullà la sua sede storica,  stiamo per riconsegnare al centro città, con pratiche alla mano e settecento volumi in più, la biblioteca, a cui destineremo i locali al piano terra dell’ex ragioneria. Nello stesso stabile nascerà la  Casa della Cultura. Te lo dico con gioia, perché tu, come me, sei stato sfregiato dalla morte del Cinema Apollo. Un’operazione a cuore aperto: l’hanno ammazzato e abbattuto senza scrupoli nel silenzio pietoso di quei bugiardi e creduloni che s’ingravidano a vicenda con post da manicomio. Addirittura l’ex assessore Ascioti si permette di dilettarsi, mostrandoci la sua ampia fronte: Giocondo.Ti immagini, casa della cultura e teatro accanto al comune. Pensa che Siderno sarebbe diventata. Civitas, caro mio, per evitare altri danni inestimabili. Sì, fino all’ultimo dei nostri giorni, anche pagando di tasca.

Per Carnevale tutti i sidernesi si aspettano qualche manifestazione ma sono altresì attenti a verificare il costo delle stesse rapportato alle gravi difficoltà economiche che lo stesso Ente ripetutamente ha ammesso di avere che lo costringono a non porre rimedio a situazioni di estremo disagio come ad esempio la bitumazione delle strade cittadine . Ci sarà? 

Per Carnevale ti darò una risposta certa entro mercoledì. Il progetto mi piace, dato che va a promuovere un prodotto d’eccellenza della nostra tradizione gastronomica in un contesto scenografico notevole, molto colorato. Stiamo verificando la fattibilità, sia da un punto logistico che economico. Ma è difficile. Se non si dovesse realizzare, punteremo molto sulla Pasqua.

Ti ringrazio per lo spazio e saluto i tuoi affezionati lettori.

Antonio Tassone