La Prefettura di Reggio Calabria, in data 25 settembre 2017, ha inviato la relazione di 18 pagine scritta dalla Commissione d’indagine, al Ministro dell’Interno, Marco Minniti. Dopo aver fatto cenno alla situazione generale relativa all’ordine e alla sicurezza pubblica , la Commissione riferisce che la zona è caratterizzata dalla massiccia , radicata ed invasiva presenza della ‘ndrangheta ritenuta perciò epicentro del fenomeno mafioso e fulcro del complesso sistema di alleanze e collegamenti tra le varie famiglie attraverso il quale si svolgono le dinamiche evolutive di tale matrice criminale . Viene riferito che nel territorio dell’alto jonio reggino operano diverse ed agguerrite organizzazioni criminali di stampo mafioso , i cui interessi, come più volte dimostrato da operazioni di polizia giudiziaria svolte in passato, vanno dal riciclaggio di denaro “sporco” anche attraverso investimenti mobiliari ed immobiliari, acquisto e vendita di armi, narcotraffico (con solide protezioni inernazionali) e all’accaparramento di appalti pubblici. Due le cosche più agguerrite, in ostilità tra di loro dagli inizi degli anni 70, quando si scontrarono per la supremazia di un lucroso affare del contrabbando di sigarette , da cui derivò una violenta faida e numerosi morti, e ,oggi, per motivi legati al predominio mafioso del territorio. Dall’operazione “Crimine” è emersa la rilevanza strategica del “locale di Marina di Gioiosa Jonica” nelle dinamiche del “mandamento jonico” e quindi della “provincia”, poichè i suoi rappresentanti sono stati in strettissimo rapporto con i rappresentanti delle locali di………., a questa si aggiungono le operazioni denominate convenzionalmente “Circolo Formato”, “Metropolis” e “La morsa sugli appalti”. A pagina 3 si fa riferimento alle elezioni amministrative del 17 e 18 novembre 2013 e agli organi elettivi. La competizione si è svolta tra due liste. La commissione d’indagine ha svolto delle sommarie verifiche sul conto dei sottoscrittori delle liste riferendo notizie per la lista del sindaco omissis su 10 sottoscrittori e su 31 sottoscrittori per la lista contrapposta e ha descritto in modo approfondito il momento della campagna elettorale , dai comizi al giorno della votazione Sugli organi elettivi nulla risulta. In merito all’assessore ….la commissione ha accertato che lo stesso si sarebbe occupato della gestione di alcune pratiche. Si rileva che il dlgs 267/2000, testo unico enti locali, all’art.78 comma 3 (doveri e condizione giuridica degli amministratori locali) stabilisce che : “i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. Inoltre, la Commissione ha sottolineato che il predetto assessore ha partecipato al 6° memorial di….deceduto , il quale era figlio di….omissis…ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta. Circa l’apparato amministrativo dell’ente , lo stesso è stato ripartito in 6 aree . Nella relazione sono elencati nominativamente i singoli dipendenti per cui sono stati riportati i pregiudizi di polizia e i legami da rapporti di parentela o frequentazioni con soggetti contigui ad ambienti malavitosi di coloro che li annoverano. Circa gli appalti dei lavori , servizi e forniture , la Commissione ha rilevato che il Comune si è servito della SUAP per l’espletamento degli appalti pubblici e ha fatto ricorso al MEPA per servizi e forniture di minore importo. Particolare attenzione è stata rivolta all’appalto di messa in sicurezza…omissis e consolidamento…omissis con riferimento alle procedure di subappalto e di mancata richiesta di informativa antimafia sia per la….omissis (colpita da provvedimento interdittivo) sia per le altre ditte di cui si è avvalsa la ditta aggiudicataria dell’appalto. Con riferimento ai lavori di consolidamento…omissis…la commissione ha riscontrato che il responsabile del proceedimento , omissis, trasmetteva l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento dei lavori inoltrato alla ditta aggiudicataria, alla stazione unica appaltante, comunicando nel contempo che….omissis…, aggiudicataria , aveva trasmesso il contratto di subappalto lavori sottoscritto con l’impresa…omissis…relativamente all’esecuzione di parte dei lavori di carpenteria e opere in calcestruzzo armato per un importo di €…..omissis ..Sia per l’impresa….che per la ditta…la commissione ha riportato le dettagliate informative di polizia. Dagli atti , la Commissione afferma che non risulta che l’ente abbia avviato accertamenti antimafia né sulla ditta …né su sugli altri fornitori comunicati , non vi sono nemmeno comunicazioni da parte dell’ente con le quali viene richiesto l’importo delle forniture per le imprese comunicate, neppure successivamente alla vicenda in narrazione, peraltro la stessa commissione ha precisato che nel corso dell’accesso il Responsabile unico del procedimento avvia la procedura di risoluzione del contratto con la …..In data 10 aprile , infatti, solo a seguito di una lettera del legale della ditta….il Rup sarebbe venuto a conoscenza dell’importo del sub-contratto fra l’impresa appaltatrice e la stessa …omissis…di €….poichè il predetto legale, avendo avuto contrasti relativi al pagamento delle forniture con la ditta appaltatrice , si rivolgeva direttamente all’ente appaltante per vedersi corrispondere il prezzo delle forniture. L’Ente,pertanto, preso atto dell’esistenza e consistenza del contratto di fornitura e considerata l’esistenza del provvedimento a carattere interdittivo nei confronti della ditta…adottato dalla Prefettura di rc , contestava alla ditta appaltatrice di non aver comunicato né il contratto né l’importo della fornitura pattuito con la citata impresa…Gli atti esaminati , per la commissione, farebbero emergere responsabilità in capo al Rup dell’Ente, nonché responsabile del settore, in ordine alla mancata richiesta di informative antimafia sia per la ditta colpita da provvedimento interdittivo sia per le altre ditte coinvolte dalla ditta aggiudicataria dei lavori. Un semplice accesso e controllo al cantiere, attività ordinaria per un Rup, avrebbe consentito di constatare la presenza di mezzi d’opera riconducibili alle ditte in questione tanto più in considerazione dell’ubicazione centralissima del cantiere. A pagina 7 si parla delle concessioni degli stabilimenti balneari. A tal proposito dall’analisi dei dati dei rapporti informativi emergerebbero elementi indiziari del pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata sugli stabilimenti balneari . Il dato è confermato dagli stessi provvedimenti interdittivi: su 4 informazioni di carattere interdittivo adottate , 2 sono riconducibili alla …omissis mentre le altre 2 alla ..omissis. Il Comune ha provveduto a revocare le licenze a seguito dei provvedimenti interdittivi ma si è rilevato che in 2 casi…omissis…e omissis…si è registrato un ritardo nella notifica del provvedimento di revoca della concessione da parte dell’Ente, ben oltre i termini previsti dalla normativa vigente in materia. La commissione riferisce anche che a fronte di una regolarità amministrativa circa il pagamento della tassa sull’occupazione di suolo demaniale , relativamente al pagamento del canone idrico si è ravvisata una diffusa insolvenza. A pagina 8 si parla dell’attività di contrasto all’abusivismo edilizio. In diversi casi , al termine del procedimento amministrativo conclusosi con ordinanza di demolizione dell’immobile abusivo , alla stessa non viene data seguito , né da parte del proprietario dello stabile, né da parte dell’ente comunale. La commissione ha riportato i nominativi dei soggetti interessati dalle ordinanze di demolizione rimaste ancora oggi ineseguite. A pagina 14 si fa riferimento ai beni confiscati . Dalla relazione della commissione emerge una situazione allarmante dal punto di vista finanziario del comune, anche a causa dell’incapacità di gestire in modo idoneo i residui sia attivi che passivi. Inoltre, dall’analisi della documentazione relativa alle occupazioni su suolo comunale ha palesato la mancanza assoluta di gestione e controllo del settore, anche rispetto ai riflessi sul piano economico finanziario legati alla mancata riscossione dei canoni dovuti. Dopo approfondita disamina e alla luce degli accertamenti e delle indagini effettuate che mostrano la compromissione del buon andamento e dell’imparzialità dell’Amministrazione di Marina di Gioiosa, in un contesto territoriale caratterizzato dalla forte presenza della criminalità organizzata. Pertanto, la commissione, ha rilevato che sussistono i presupposti al fine di un eventuale provvedimento di scioglimento del comune, ai sensi dell.art 143 del d.lgs n.267 /2000 , come modificato dall’art.2- comma 30 – della legge 15 luglio 2009 n.94 .
Antonio Tassone