Ha continuato, fino a qualche giorno fa, a recarsi normalmente al proprio posto di lavoro quale dirigente veterinario presso l’Asp di Reggio Calabria nonostante dal 2013 la Corte d’Appello di Reggio Calabria avesse emesso una “sentenza irrevocabile” con la quale era stata confermata la condanna di primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione per falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici art. 479 C.P. con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per anni 5, emessa nel 2010 dal Tribunale di Reggio Calabria.

E così i tre componenti della commissione straordinaria che amministra l’Asp reggina, Giovanni Meloni, Maria Carolina Ippolito e Domenico Giordano, hanno ripristinato la legalità mandando a casa il dirigente veterinario con una apposita delibera di licenziamento senza preavviso. Non risulta che i preposti uffici giudiziari avessero notificato e/o comunicato ai vertici dell’Asp di Reggio Calabria né la sentenza di condanna né alcun provvedimento successivo. La delibera odierna fa seguito ad un’altra precedente con la quale, come si ricorderà, venne licenziato un 66enne che prestava servizio all’Ospedale di Locri . Continua l’opera di “bonifica” dei Commissari all’interno dell’azienda sanitaria provinciale .
Antonio Tassone ecodellalocride