Da circa un anno l’amministrazione dell’Ente Parco è ferma al semaforo rosso. Uno stallo più volte segnalatoci dai lavoratori e per il quale abbiamo cercato più volte di intervenire energicamente con il direttore.
A denunciarlo è Patrizia Foti – Segretario Generale Territoriale della Uilpa di Reggio Calabria.
Numerose le problematiche delle politiche del personale e scarsa è l’assenza dei rapporti e delle relazioni di carattere sindacale, oramai lite motive della gestione attuale.
Inutili i numerosi solleciti degli ultimi mesi alla dirigenza dell’Ente – continua Foti – invitata al rispetto delle relazioni sindacali sulle materie oggetto di confronto o contrattazione, incluso il Piano integrato di attività e organizzazione 2023–2025.
E questa è solo la punta dell’iceberg, perché l’aspetto del problema e molto più complesso e intrinseco, una situazione celata che si sta incancrenendo a discapito dei lavoratori che, con dedizione e professionalità hanno permesso, anche durante la pandemia, di mantenere standard qualitativi, di gestione e di organizzazione.
La Direzione, oggi – prosegue Foti – latita su questioni importanti che penalizzano soprattutto economicamente il personale; basti pensare alla mancata esigibilità del Contatto integrativo 2019/2021 già sottoscritto, alla mancata attuazione delle progressioni orizzontali e verticali, alla mancata attuazione dei progetti incentivanti, alla mancata attivazione del lavoro agile, alla mancata erogazione delle indennità fisse previste, la mancata informativa per la ripartizione dei carichi di lavoro, i benefici socio assistenziali fermi al 2018 e tante altre criticità registrate e ben evidenziate agli competenti.
Che cosa dovrà ancora subire il personale dell’Ente? Non comprendiamo – chiosa Foti – quali siano le ragioni che spingono la direzione a non valorizzare il lavoro prestato dai dipendenti i quali, nonostante le quotidiane problematiche affrontate con un lavoro sinergico e di squadra, hanno permesso all’Ente Parco, nel 2021, il suo inserimento nella rete mondiale dei geo siti da parte dell’Unesco, importante traguardo questo, frutto di un lavoro costante e certosino svolto da tutti i dipendenti dell’Ente.
Per questo motivo la nostra Organizzazione Sindacale, con lo stato di agitazione proclamato, fa appello al Sig. Prefetto affinché, attraverso un incontro propedeutico, si metta fine alle inadempienze che, come già evidenziato, procurano ricadute in termini economici e giuridici nei confronti dei lavoratori dell’Ente Parco.
Per quanto denunciato – conclude Foti – considerata la gravità delle criticità in evidenza abbiamo ritenuto quindi ineludibile la proclamazione dello stato d’agitazione del personale e la conseguente interruzione delle relazioni sindacali.