Per saperne di più : l ‘allegoria delle tre fiere Inferno I
Le tre fiere che Dante incontra nella selva oscura(allegoria del peccato) e che impediscono la sua discesa al colle (allegoria della strada erta che conduce alla virtù ) hanno una forte valenza allusiva , interpretata nel corso del tempo in vario modo. Gli antichi commentatori ,la cui lettura resta quella più accreditata , attribuiscono ai tre animali la seguente interpretazione:
lonza = lussuria
leone= superbia
lupa= avarizia o avidità
altri, invece, identificandoli con le tre inclinazioni dell’animo umano che il cielo condanna, intendono
lonza= incontinenza (eccesso di passioni)
leone= malizia (frode)
lupa = matta bestialità (violenza)
Una lettura a sfondo politico, infine , rivelerebbe un’allusione alle lotte politiche che al tempo di Dante caratterizzavano la storia d’Italia :
lonza = Firenze del Trecento ( la pelle maculata dell’animale simboleggia la guerra intestina tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri)
leone = dinastia degli Angioini ( la superba Casa di Francia)
leone= potere temporale della Chiesa (incarnato nelle sue forme estreme dell’avidità nel personaggio di papa Bonifacio VIII)
Prof Vincenzo Bruzzaniti