Testo bollettino
Il Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, conosciuto anche con l’acronimo G.I.S., è il Reparto dell’Arma specializzato nella pianificazione, organizzazione e condotta di operazioni a elevato rischio, rapide e decisive, unico in Italia ad avere responsabilità d’intervento sia nel contrasto alla criminalità sia nelle operazioni militari speciali. Da sempre il Reparto ha sede a Livorno. Oggi è inquadrato nella 2ª Brigata Mobile Carabinieri e dipende per l’impiego d’emergenza direttamente dal Comando Generale dell’Arma.
Il G.I.S. ha diverse capacità d’intervento che vanno dalla liberazione di persone prese in ostaggio a interventi risolutivi in edifici, su aeromobili, treni, autobus e imbarcazioni nei casi di dirottamento o sequestro, per arrivare alla riassunzione del controllo di obiettivi di interesse strategico.
Il Reparto opera anche a supporto dell’Organizzazione Territoriale dell’Arma in delicate operazioni di polizia giudiziaria, come la cattura di latitanti pericolosi, interventi ad alto rischio e servizi speciali di notevole complessità tecnica. Spesso è coinvolto nella consulenza, nel training e nell’addestramento di militari dell’Arma, nonché di personale appartenente a Forze di Polizia/Gendarmeria estere nel settore di specializzazione. Un’altra sua peculiarità sono i servizi di scorta e sicurezza a personalità esposte al pericolo ovvero in occasione di particolari eventi.
Gli uomini del G.I.S., coniugando la versatilità, tipica dell’Arma, di operatori di polizia e militari, sono selezionati e addestrati scrupolosamente e hanno un’aliquota immediatamente disponibile, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, pronta a intervenire sul territorio nazionale e, dal 2004, con l’istituzione del Comando per le Operazioni delle Forze Speciali (C.O.F.S.) nell’ambito dello Stato Maggiore della Difesa, nelle operazioni speciali all’estero, grazie alla capacità di “incursori” dei propri operatori.
Nel Reparto è altresì inserito un nucleo di “Negoziatori” in grado di avviare un primo tentativo di risoluzione di crisi mediante un’azione di persuasione e dissuasione. Si tratta di una risorsa preziosa, che ha assunto un ruolo centrale per la formazione, la consulenza e il supporto dei negoziatori di primo livello dell’Arma presenti nella linea territoriale.
Allo stesso modo il G.I.S. è un punto di riferimento operativo, garantendo la consulenza e la supervisione addestrativa per le unità di prima risposta che l’Arma ha costituito nelle principali città d’Italia in funzione antiterrorismo: le Aliquote di Primo Intervento (API) e le Squadre Operative di Supporto (SOS).
La storia del G.I.S. ebbe inizio quarant’anni fa, quando l’Italia attraversava uno dei periodi più bui della sua storia recente: i c.d. “anni di piombo”. Una stagione durata oltre un decennio, nel corso della quale varie organizzazioni terroristiche nazionali e internazionali minacciarono, con attentati, omicidi e stragi, le istituzioni democratiche europee. In quel contesto il nostro Paese pagò un prezzo altissimo, con decine di attentati che colpirono servitori dello Stato e semplici cittadini. Il Paese fu dilaniato da gravi fenomeni eversivi, inseriti in una scia di sangue che attraversava l’intero continente. Quel periodo raggiunse l’apice di drammaticità con il sequestro e l’uccisione dell’On. Aldo Moro e dei carabinieri e poliziotti incaricati della sua protezione.
Il contesto storico imponeva di modificare le modalità di reazione di fronte a eventuali aggressioni terroristiche, con la creazione di unità capaci di interventi risolutivi, come già sperimentato altrove. Così il 6 febbraio 1978, su impulso dell’allora Ministro dell’Interno Francesco Cossiga, si istituì, traendola dall’allora I Battaglione Carabinieri paracadutisti “Tuscania”, una Unità di Intervento Speciale (Un.I.S.) dedicata a compiti antiguerriglia e antiterrorismo. Era l’embrione del Gruppo di Intervento Speciale.
Oggi, al compimento del suo 40° anno di vita, il Reparto tiene fede alle caratteristiche che lo hanno contraddistinto sin dalla sua fondazione. Il G.I.S., forte della sua capacità di impiego tanto nei compiti di polizia quanto in operazioni militari, continua a essere una fra le espressioni più rappresentative dell’eccellenza dei Carabinieri. Al servizio del cittadino in Patria e oggi, sempre più, in tutto il mondo.
Gen. C.A. Giovanni Nistri
Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri