Individuare a Reggio i siti di stoccaggio in cui depositare le balle dei rifiuti e liberare la città dai cumuli. Operazione con cui superare l’emergenza che rischia di diventare sanitaria. In attesa che si sblocchi la situazione delle discariche, e possano ripartire i conferimenti l’Ato reggina deve così come prevede l’ordinanza della Regione individuare nell’arco di 10 giorni i siti di stoccaggio temporaneo dei rifiuti. Entro i 30 giorni successivi nelle more dell’ottenimento delle autorizzazioni procedono al loro allestimento e messa in esercizio. Il provvedimento è datato 20 maggio. Quindi la Città Metropolitana che riveste il ruolo di Ato entro domani dovrebbe indicare i siti scelti. In questo clima un sopralluogo alla vasca di stoccaggio di Saracinò a Sambatello ha scatenato la preoccupazione della comunità.

L’area, secondo l’ipotesi al vaglio degli amministratori che ieri hanno fatto un sopralluogo, dovrebbe ospitare per un periodo breve, rassicurano, le balle di rifiuti in attesa che vengano destinate alle discariche ancora non si sa bene quando quali, visto che poche indicazioni sono state fornite rispetto al trasporto verso la Puglia o al conferimento a Crotone. Nel caos e nell’assenza di comunicazioni ufficiali, l’ipotesi ha gettato benzina sul fuoco tra i residenti della frazione che ospita già l’impianto di trattamento.  Comunità che ha condotto decise battaglie a cavallo tra il 1999 e il 2000 per ottenere la bonifica della vasca.

L’articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio