L’infelicissima affermazione odierna di Silvio Berlusconi, sceso in Calabria come un novello messia nonostante l’età politica alla spalle, e resa alla presenza della candidata Jole Santelli rappresentano lo spaccato di quella che oggi è la destra italiana: da un lato Salvini, con il suo innato e mai mutato antimeridionalismo e le sue ridicole sceneggiate al citofono e dall’altro lato quel che resta di Berlusconi, che tra una concezione offensiva e denigrante della donna e argomentazioni prive di alcun senso e che denotano poca lucidità promette in Calabria il miracolo economico e liberale che sbandiera ormai dal lontano 1994, nella speranza che i calabresi abbiano memoria corta e non rammentino i disastri compiuti in anni di governo nazionale e regionale dalla destra. Quale donna, mamma, professionista e candidata del territorio Invito tutte le donne a riflettere su quanto accaduto oggi e neppure stigmatizzato dalla divertita Santelli; affermazioni che avendo avuto ovvio richiamo mediatico a livello nazionale hanno gettato discredito sulle donne e fatto scendere ancor di più il livello culturale del dibattito. Fortunatamente non siamo tutti uguali e rivendichiamo con orgoglio quanto fatto e stiamo ancora facendo in questi ultimi giorni, in cui siamo impegnati a dialogare con i calabresi per spiegare la grandissima occasione che abbiamo nel votare Callipo Presidente, per liberare la Calabria dalla “politica politicante” dei portatori di voti e dalle figure che mortificano sia a parole che con i fatti la concezione della politica e il sapore della partecipazione popolare e democratica.
Nensi Spatari pd