“Sono onorato e commosso allo stesso tempo nel comunicare la mia candidatura al Senato della Repubblica, collegio uninominale di Reggio Calabria, in rappresentanza di tutto il centrodestra. Questo è l’inizio di un percorso che mi carica di entusiasmo e responsabilità perché questo rappresenta un momento prezioso per la Calabria, un’opportunità da cogliere per iniziare ad essere quel cambiamento cui da sempre bramiamo”. Lo afferma, in una dichiarazione, Marco Siclari, di Forza Italia. “Sanità, trasporti, occupazione, welfare e tanto altro. Sono troppe le emergenze – aggiunge Siclari – che negli ultimi anni di ‘buio’ la Calabria e i calabresi hanno dovuto soffrire allo sbando. Adesso è arrivato il momento di essere artefici e complici di una rinascita necessaria. Ho studiato e lavorato a Roma ma le mie radici, la mia famiglia, la mia vita resta radicata a Reggio Calabria dove da anni la mia famiglia si impegna per dare risposte, non solo occupazionali, ma anche e soprattutto a livello politico. Ora tocca a noi dare risposte concrete ai giovani calabresi e alle famiglie. Risposte che offrano prospettive reali di sviluppo di un territorio dalle potenzialità enormi mai sfruttate. Lotterò per il futuro di una terra che considero mia fino in fondo, per i giovani che non hanno mai smesso di credere in futuro possibile anche in Calabria, per chi è rimasto affrontando difficoltà enormi. Lotteremo insieme. Con le elezioni vinceremo una battaglia ma la guerra, quella per far rinascere la Calabria la combatteremo insieme e io spero di essere il vostro megafono nei palazzi romani”. “Non chiederei mai la fiducia per un ruolo che non sarei in grado di ricoprire – conclude Siclari – dopo anni a farmi le ossa sul campo sono pronto a giocarmi il tutto per tutto per la mia terra. Dedico questa candidatura a mia moglie, a mio figlio, a tutta la mia famiglia e in particolare a tutti i giovani calabresi per i quali lotterò fino alla fine, per il loro futuro in questa nostra amata terra. Alla Calabria non darò solo esperienza ed entusiasmo ma, soprattutto, quella presenza costante e necessaria per fare insieme il salto di qualità che questa regione merita. Mai più la voce dei calabresi dovrà essere soffocata, mai più dovrà essere calpestata la dignità di un popolo che può e deve rimettersi in piedi e pretendere di ripartire puntando sulle capacità e le potenzialità dei suoi figli”.
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