“Cari cittadini sanluchesi e non soltanto,è passato quasi un mese dal deposito delle liste elettorali nei piccoli e grandi comuni della nostra Calabria, per concorrere democraticamente alla elezione di tanti Sindaci, futuri trionfi del tricolore”- così in una lettera aperta, il Presidente del Consiglio Comunale di San Luca, Domenico Giorgi.
“Ciò non varrà per la comunità di San Luca -continua- come ormai appreso dalla stampa locale e dallo stesso Sindaco Bartolo. Arriverà a guidare la macchina amministrativa del Comune di San Luca un Commissario Prefettizio. Da cittadino ancora per poco tempo ricoprente la carica di Presidente del Consiglio Comunale di San Luca, non riesco a non esternare delle riflessioni. Dopo cinque anni di esperienza di vita amministrativa- con alti e bassi, con successi e insuccessi-, per me, la non presentazione di liste è stata una grande tristezza. Vi confesso che non c’è più grande principio democratico se non quello di poter democraticamente amministrare il proprio Paese. Ho messo tante forza e determinazione per candidarmi. Proprio così, non ho temuto- e non temo- nessun conflitto limitante l’amministrare il Comune di San Luca. Anzi, essendone orgoglioso, ho cercato di mettere a frutto l’esperienza acquisita sul campo, offrendo la mia disponibilità a candidarmi! Amo il mio Paese e penso ad un futuro migliore per la comunità sanluchese e per tutto il territorio aspromontano”.
“Ho iniziato, così -prosegue- a preparare la lista, coinvolgendo tutti, in primis i colleghi avvocati, poi altre persone inglobate nella vita sociale del paese e tante altre figure tra giovani e persone con un passato di amministratori. Ringrazio la collega Avv.ssa Angela Giampaolo, che da subito ha dato la sua disponibilità e ha cercato di aiutarmi a preparare e presentare la lista. Ma lo scetticismo, che ormai si è impadronito della nostra comunità, ha favorito il dissenso e la lontananza, al tal punto da decretare l’impossibilità di trovare candidati. Non arrendendomi, ho cercato di coinvolgere anche persone fuori dei confini sanluchesi, ma non è stato facile in quanto il messaggio negativo li ha investiti. Tutta la disaffezione ad impegnarsi politicamente arriva dal fallimento della politica locale, che da tanti anni non è più riuscita a coinvolgere soprattutto i giovani. La Camera del Lavoro chiusa da decenni, i sindacati lontani da tutti, i partiti nazionali scomparsi, se non per promettere e illudere nelle varie tornate elettorali: quindi, è arrivato il disastro democratico. Il messaggio negativo sarebbe che chi venisse eletto non riuscirebbe ad amministrare, perché il suo gruppo verrebbe sciolto prima di girare la chiave per mettere in moto la macchina amministrativa. L’attecchimento di alcune inveritiere convinzioni- a prospettazione di disastri e problemi, la questione delle parentele…- ha annientato la volontà di mettersi in gioco personalmente nella competizione amministrativa.
“Pertanto -conclude- cari concittadini, eccovi, il mio umile invito: non temete mai di impegnarvi per il cambiamento, di parteciparvi… tutti insieme ce la possiamo fare. Da avvocato dico che ogni questione si affronta e si risolve nel rispetto delle regole sociali. Le leggi sono state create ed emanate in funzione di una vita sociale a tutela di tutti, per stare insieme in armonia, nel rispetto non solo del singolo, ma dell’intera collettività, e candidarsi e votare sono principi di uguaglianza democratica”.
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