La situazione dell’ultima campagna elettorale a Siderno non era stata propriamente “idilliaca”.  Come si ricorderà  ci fu  un’ intimidazione al candidato alle primarie del Pd, dott. Pier Domenico Mammì che decise poi di ritirare la candidatura sotto la pressione dei suoi familiari . Altra intimidazione avvenne pochi mesi dopo  nei confronti della capogruppo Pd in consiglio comunale Mariateresa Fragomeni.  Gravissimo episodio per il quale, però,  non venne nemmeno convocato un consiglio comunale “ad hoc” e che indusse  la Fragomeni a non presentarsi in aula in segno di protesta.   E poi ancora  come dimenticare lo “scherzo di Carnevale” rifilato da ignoti nei confronti del consigliere Pd Giorgio Ruso cui venne bruciata una macchina parcheggiata sotto casa.  Un clima pesante fatto di intimidazioni e di poca chiarezza che certamente non ha favorito lo sviluppo di discorsi prettamente democratici  all’interno del consiglio comunale sidernese. Fatti gravi che, in altre epoche,  avrebbero certamente  indotto i consiglieri della lista “Fattore Comune” ideata e  formata  dall’ex sindaco Mimmo Panetta  a recarsi d’urgenza  davanti al Prefetto di Reggio Calabria per richiedere il ripristino dell’agibilità democratica  in seno al civico consesso cittadino. Ed invece niente. Una città solitamente tranquilla come Siderno si ritrova improvvisamente sotto attacco della criminalità organizzata e stavolta nel mirino finiscono solo esponenti del  Pd che, come ben sappiamo, all’indomani del risultato elettorale vennero estromessi  a sorpresa dalla Giunta dal Sindaco Fuda che  preferì invece  “cementare”  l’accordo con il fido Panetta lasciando andare così in minoranza gli esponenti  piddini che pur rappresentano il più importante partito  di maggioranza e di governo sia della Nazione che della nostra Regione.  Nasceva così una coalizione eterogenea definita dal sottoscritto, in tempi non sospetti (anche in tv su Telemia in occasione del confronto finale pre-elettorale)  un’invincibile “Armata Brancaleone”  che andò poi effettivamente a sbaragliare la concorrenza ottenendo quasi l’84% delle preferenze ma non presentava alcuna strategia politica.  In seguito si persero altri pezzi per strada: i dirigenti e  il consigliere comunale  della lista “Siderno Libera” Totò Sgambelluri che  confluì nel Partito Comunista Italiano. Lasciò la maggioranza anche  il giovane Vincenzo De Leo espressione del Centro Democratico che passò anch’egli a rinfoltire la minoranza. Oggi, solitamente, le delibere in consiglio passano a maggioranza  a volte addirittura per il voto favorevole del Sindaco Fuda  e del Presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni , sempre di più  in rotta di collisione con i vertici della sezione locale del Pd che gli rimproverano il fatto di non essersi allineato alle decisioni del partito ed a cui addirittura non è stata rilasciata nemmeno la tessera d’iscrizione per il nuovo anno.  Si tenga poi presente quanto emerge da una recente operazione giudiziaria  e la pubblicazione sui giornali di alcune intercettazioni che chiamano  in causa autorevoli esponenti della politica cittadina che però, dopo la seduta di consiglio comunale convocata appositamente, hanno deciso di rimanere tranquillamente al loro posto convinti della trasparenza del loro operato. Il Sindaco Fuda ciò nonostante è  sembrato sempre ottimista, lui continua a sostenere che la città gradatamente sta ritornando alla normalità e che quanto prima uscirà dal dissesto. Riconoscendo la bravura  del “burocrate” Pietro Fuda, fa da contraltare però un atteggiamento impacciato e di sufficienza di alcuni consiglieri e/o assessori chiamati spesso a svolgere  il classico “compitino”  limitandosi il più  delle volte ad alzare e abbassare la mano.  Intanto in città, nonostante i proclami di grande operatività e i paventati segnali di ripresa,  di positivo c’è stato solo, a nostro avviso,  lo start-up della raccolta differenziata dei rifiuti che comunque si è allineata a quella attuata dalle altre grandi città calabresi  ed il cui servizio però presenta ancora oggi moltissime lacune. L’isola ecologica rimane un miraggio, sempre più spesso si riscontra il fetore che emana l’impianto di separazione dei rifiuti di San Leo e quello del depuratore consortile. Restano bloccati i lavori sul lungomare  (e sembra che i tempi di ricostruzione siano ancora abbastanza lunghi visto che alcune imprese che hanno partecipato all’appalto gestito dalla Suap hanno presentato ricorso amministrativo) così come sembra lontano anni luce il recupero dell’invaso della diga sul Lordo.  Del teatro comunale non si ha notizia così come non si hanno notizie dell’avvio dei lavori al Palazzetto dello Sport. I lavori di completamento dello stadio del Mirto si sono fermati da mesi  e  per quanto riguarda la viabilità cittadina  vengono emesse ordinanze che durano da Natale a Santo Stefano . Il nodo piscina comunale viene sciolto con l’acquisizione , alcuni dicono vantaggiosa per l’Ente , senza peraltro completare  la procedura tecnica d’assegnazione della gestione della struttura. Viene però  accolto al Centro Polifunzionale e nel migliore dei modi, il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci che per l’occasione può anche beneficiare dell’aria condizionata che il Comune gli mette a disposizione,   ripristinando  a tempo di record l’impianto di climatizzazione (dopo tanti anni di disservizio) attraverso una spesa eccezionale di circa 40 mila euro.  E poi ancora una pista ciclabile incomprensibile che di fatto smembra tutto il centro cittadino, compresa la villetta della Stazione,  che il Sindaco Fuda promette in tv di eliminare subito dopo il suo collaudo. Quasi inesistenti le iniziative culturali e gli spettacoli estivi tanto che i cittadini e gli ospiti per divertirsi sono costretti ad emigrare altrove lasciando il lungomare desolatamente vuoto . La grande manifestazione “Siderno Salvati”, organizzata a luglio, nel pieno dell’estate,  certamente non aiuta gli scettici a scegliere Siderno come meta delle loro vacanze. Si parla di ben 900 tonnellate di rifiuti tossici da smaltire con la massima urgenza  quando in realtà, secondo i bene informati, ci sono solo una ventina di fusti contenenti materiale pericoloso che giacciono nello stesso posto da una trentina di anni e per giunta su un’area sottoposta a custodia giudiziale.  Si ritorna a parlare a Siderno di falde acquifere inquinate mentre passa in sordina l’invio alle famiglie  di migliaia di cartelle esattoriali. Inspiegabilmente però vengono tenute nei cassetti quelle che riguardano la riscossione di soldi (30-40-50mila euro) dovuti all’ente da ex amministratori condannati  dalla Corte dei Conti per danno erariale con sentenza passata in giudicato.   In ogni circostanza il Sindaco Fuda  manifesta pubblicamente l’imminente  fuoriuscita dal dissesto economico- finanziario che però ad oggi, si badi bene, non è stata mai formalizzata e certificata. Amaramente possiamo dire che in quasi 30 mesi, questa amministrazione, è riuscita solo ad effettuare un’  ordinaria bitumazione del corso principale, di un tratto della SS 106, della zona industriale (non tutta) e quella del raccordo con lo svincolo con la nuova 106 di contrada San Leo, utilizzando peraltro somme disponibili  della Regione  stanziati  negli anni scorsi  per  lavori da effettuare in alcune contrade. Il ripristino della sede del Giudice di Pace a totale carico del Comune, si è rivelato fallimentare. L’Ente ha dovuto sobbarcarsi e spendere decine di migliaia di euro per pagare il personale e far fronte alla ristrutturazione dei locali riscontrando l’iscrizione a ruolo di pochissime cause.  E poi ancora un’incomprensibile  rotazione  negli uffici comunali ,  il ritorno della “sguta” sidernese, l’inaugurazione del parco giochi sul lungomare e la Festa di Portosalvo. Tutto questo prima dell’arrivo della Commissione d’accesso che ora avrà tre mesi di tempo, eventualmente prorogabili, per stilare una relazione da trasmettere al  Ministero dell’Interno. Il tutto mentre oggi i giornali titolano che per domani il Sindaco Fuda sta preparando il “grande attacco” . Da parte nostra un consiglio al Primo Cittadino : come diceva un grande stratega del passato :  “l’invincibilità sta nella difesa. La vulnerabilità sta nell’attacco. Se ti difendi sei più forte. Se attacchi sei più debole.” Da cittadino sidernese, auspico, che al più presto si faccia chiarezza su questa vicenda e che quanto prima il sole torni a splendere su questa Città che per anni è stata il fiore all’occhiello dell’intero territorio.

Antonio Tassone