La vicenda del senso unico in Via della Conciliazione (la strada che portava all’Ospedale vecchio di Siderno) rappresenta in modo emblematico la superficialità della gestione amministrativa cittadina. Dopo il rimbalzo di responsabilità e le reciproche accuse (a suon di comunicati stampa) tra la segretaria Pd cittadina Maria Teresa Fragomeni e l’assessore alla viabilità del comune Luigi Guttà,  stamattina la segnaletica stradale che era stata predisposta all’uopo qualche giorno fa  è stata coperta da vistose buste nere e il senso unico, almeno per il momento, è  stato eliminato. Galeotte  le proteste dei tanti commercianti che non hanno voluto sentire ragione e così sono riusciti ad ottenere quanto richiesto ossia ripristinare la situazione quo-ante. Che fossimo  un paese di “cavillosi” lo sapevamo già  ma dovremmo anche ben conoscere che il segnale di senso unico rientra tra quelli definiti come “Segnali utili per la guida” e non come segnale di prescrizione.   Gli art. 6 e 7 del C d S, danno facoltà all’ente proprietario della strada di imporre delle prescrizione. Questa facoltà non deve essere intesa come arbitrarietà (almeno non dovrebbe), ma come una decisione derivante da una certa situazione ambientale, viabilistica, di sicurezza o altro, secondo un ragionamento logico e razionale . Ormai è assodato che in quella strada quasi tutti gli automobilisti parcheggiano sia sul lato destro  che sinistro  della carreggiata, creando così nocumento alla circolazione stradale peraltro aggravata dall’atavica assenza dei vigili urbani.  Ogni mattina, un vero  ingorgo e tanti automobilisti nervosi. L’amico Pasquale oggi sembrava abbastanza rabbuiato per l’ennesima “indecisione politica” dei governanti locali  e rivolgendosi verso il cronista ha dichiarato: “ prima di deliberare l’istituzione del senso unico in Via della Conciliazione bisognava  parlare tutti assieme (sindaco, amministratori, politici, commercianti, cittadini etc.etc ) e concordare collegialmente  il da farsi. Non è bello dare vita a questi spiacevoli teatrini e quando il Sindaco prende una decisione deve essere quella, senza tentennare”.  Come dargli torto !  Intanto, a Siderno, riprendendo il titolo  di una celebre canzone di “Elio e le storie tese”, c’è anche chi ha coniato lo slogan:  “senso unico si, senso unico no”.  Ecco che allora dare la risposta al nostro caro amico Pasquale non è stato difficile: “Siderno è  nella terra dei cachi !”.

Antonio Tassone

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